In Commisione, lunedì 22 dicembre, le problematiche di via Gherzi e il punto sulla situazione del parcheggio di via Cadighiara.

24/12/2014 - 13:53

In sala rossa l’ultima commissione del 2014 affronta il problema dei parcheggi, anche se sotto angolazioni diverse.

All’ordine del giorno della Commissione III, Bilancio e della Commissione V, Territorio -  oltre la presa d’atto delle delibere che della Giunta  per fronteggiare e rimuovere le situazioni di rischio, a seguito degli eventi alluvionali del 15 novembre – le problematiche relative a via Gherzi e il punto sulla situazione del parcheggio di via Cadighiara.
Il problema di via Gherzi è nato quest’estate, quando l’Immobiliare S.Elena ha acquisito l’area per trasformarla in parcheggi da vendere a privati. Gli abitanti della zona, che hanno sempre usato quest’area fin dagli anni ’60 – quando è iniziata l’urbanizzazione della zona, non ritengono che l’area interessata sia privata ma comunale e, pertanto, si ritengono penalizzati.

Anche per i commercianti della via, da quando l’immobiliare S.Elena ha iniziato a transennare eimpedidire l’accesso alla via, hanno avuto delle forti penalizzazioni economiche, fino al 40% in meno degli incassi , comparati con lo scorso anno, in aggiunta alle perdite causate dalla recente alluvione.

Giacomo Cafasso, vice presidente del  comitato dei cittadini di via Gherzi e via Lusignani, Dario Pedemonte, portavoce dei commercianti di via Gherzi, Andrea Dameri  e Paolo  Barbieri della Confesercenti, dopo aver fatto una cronistoria dei fatti e degli atti amministrativi che hanno portato all’attuale situazione, hanno spiegato ai consiglieri la forte situazione di disagio che stanno vivendo.

Per il Comune ha risposto il vice sindaco Stefano Bernini, spiegando che l’azione che l’amministrazione sta portando avanti è tesa a consentire il transito nella via e l’acquisizione di 70 stalli , da poter occupare a rotazione,come oneri di urbanizzazione dall’Immobiliare S.Elena per altri lavori in corso nella città.

Il punto nodale della questione è che il comitato dei cittadini ritiene che l’area sia pubblica, in quanto vi è anche una filiale di Poste Italiane e una delle Farmacie Comunali, pertanto incedibile ad alcun privato. Il Comune, dopo puntuali accertanti da parte degli uffici competenti, ha riscontrato che via Gherzi  è una strada privata in quanto non soddisfa esigenze di carattere pubblico (non ci sono scuole), non usufruisce di servizi pubblici.

I consiglieri intervenuti – Claudio Villa (Pd), Matteo Campora (Pdl), Gian Piero Pastorino (Sel), Guido Grillo (Pdl), Stefano De Pietro (M5S), Giampaolo Malatesta (Pd) e Lilli Lauro (Pdl), hanno chiesto che la giunta produca la documentazione per capire se via Gherzi è una via privata o meno, in quanto questo è un problema non di tipo urbanistico ma di vivibilità: sono più di 2.00 le famiglie che vi abitano e la zona presenta forti criticità di parcheggio.

Da tutti, quindi, la richiesta di un aggiornamento della commissione nella sede del municipio Alta Valbisagno, parte interessata al problema e oggi non presente. Importante anche la presenza, in quella sede, del funzionario del Comune che ha esaminato gli atti per arrivare alla determnazione che via Gherzi è una strada privata.
Passi da compiere velocemente, entro la prima quindicina di gennaio 2015, in quanto ci sono già 70 preliminari di vendita per i parcheggi di via Gherzi e il comitato dei cittadini, in mancanza di una soluzione da parte dell’amministrazione, intende adire le vie legali, chiedendo anche il riconoscimento dell’usucapione sull’area, essendo più di 50 anni che viene usata come strada pubblica.

Ancora parcheggi nella seconda parte della commissione, con la richiesta di chiarimenti sulla situazione del progetto per la costruzione di 250 box interrati in via Cadighiara.
Paola Borghini, esperta della Federazione della Sinistra, ha portato all’attenzione dell’aula le preoccupazioni degli abitanti della zona per l’eventuale rischio idrogeologico, visto che la zona, in caso di forti piogge, è soggetta ad allagamenti.

Agli abitanti sembra una costruzione eccessiva, troppo cemento in una zona con problematiche idrogeologiche importanti, dovute alla presenza di un rio, affluente del torrente Sturla, che non è stata adeguatamente tombinato.
Ferdinando De Fornari, dirigente del Comune e responsabile del procedimento che ha portato all’autorizzazione dei lavori, spiega che ha richiesto cinque volte, l’ultima il 31 luglio 2014, alla Provincia, competente per gli aspetti idraulici, parere circa il nulla osta idraulico e ha sempre ricevuto risposta positiva.

Ha, inoltre, specificato, che non è corretto il parallelismo con la situazione di via Montezovetto, dove si tratta di un diritto di superficie su area comunale, mentre in via Cadighiara l’area interessata ai lavori  è di proprietà privata.

De Pietro (M5S) chiede che venga fatta molta attenzione, da parte del Comune, sull’esecuzione dei lavori,  specialmente per quanto riguarda il problema allagamento. La sua richiesta è che il tombinamento del rio venga eseguito dalla società costruttrice come onere di urbanizzazione.

A questo proposito, De Fornari ha tenuto a precisare che nel caso di costruzione di box, l’onere di urbanizzazione può essere richiesto solo su quelli non venduti in rapporto pertinenziale, pertanto il Comune potrebbe anche non introitare nulla. La società costruttrice si è detta anche disponibile a ridurre l’opera, nonostante l’analisi del substrato abbia  evidenziato la presenza di roccia.

Questo progetto ha espletato anche il percorso partecipativo, è stato inserito nella variante del P.U.C. e durante i lavori verranno predisposte opportune vasche di laminazione (opera idraulica volta alla realizzazione di un ampio bacino scavato in profondità per permettere il contenimento delle acque), in modo da permettere il deflusso delle acque verso il torrente Sturla in tutta sicurezza. 

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Ultimo aggiornamento: 26/12/2014
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