Consiglio Comunale
seduta del 16 settembre

In Aula Rossa sono stati affrontati i temi della mobilità di Trasta, dei box interrati a Pegli, dei profughi nordafricani ospitati nelle strutture del Comune, della piscina di Multedo, della raccolta dei rifiuti organici e dei parcheggiatori abusivi che stazionano al Porto Antico. Ultimo argomento del question time la Gronda a cui ha risposto il sindaco. Il consigliere dimissionario Claudio Brassesco surrogato da Antonio Gibelli

Testo Alternativo
La seduta consiliare inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Paolo Putti (M5S) chiede come si intenda pianificare la mobilità di Trasta che, già problematica a seguito della cantierizzazione del Terzo Valico,  potrebbe inficiare la viabilità verso la scuola di villa Sanguineti e l’attività della Croce Azzurra di Fegino.
Putti: a Trasta, zona già depressa e carente di servizi, ci sono difficoltà nella mobilità indotte dai cantieri. Si rischia che, in seguito, il disagio si estenda all’intera Valpolcevera
Risponde l’assessore Stefano Bernini: la situazione è continuamente monitorata, anche grazie alla collaborazione dei cittadini. Il più grosso rischio deriva dai detriti; per questo l’azienda provvede con il passaggio continuo di spazzatrici, con la copertura con teloni dei cassoni dei camion, con la pulizia delle ruote degli stessi.

Quando riaprirà il cantiere per la costruzione di box sotto il cinema Eden, a Pegli? Sarà inevitabile il taglio dei platani del giardino? Lo chiede Pietro Salemi (Lista Musso)
Salemi: nel 2012 Comune e cittadini si erano alleati per fermare i lavori di una zona storica di Pegli e per salvare i platani secolari presenti nell’area. Nel 2013 ci fu un tentativo di taglio dei platani, con una prima sollevazione dei cittadini. Adesso siamo fermi a metà di un’opera, senza il cinema né il parcheggio, mai platani nel frattempo sono stati tagliati. Con l’accordo della Sovrintendenza, pare, perché i platani erano malati. Ciò risponde al vero? Quale la situazione attuale?
Risponde ancora l’assessore Stefano Bernini: il permesso edilizio fu rilasciato nel 2011. Poi la Sovrintendenza intervenne; il Comune sospese i lavori, ma la società Edenpark fece ricorso; il ricorso fu accolto, ma la Sovrintendenza ottenne dal Consiglio di Stato l’arresto dei lavori fino al giudizio definitivo della sovrintendenza stessa, che alla fine ha autorizzato il taglio di 4 alberi malati. Edenpark ha provveduto. Ci sono prescrizioni precise per la tutela della stabilità dei fabbricati che circondano il cortile interessato all’opera.





“Il progetto Mare Nostrum” è arrivato anche a Genova, con 15 profughi su 70 accolti nella nostra città. Dato che abbiamo già 300 profughi e visto che nei vicoli pare essersi creata la base dei nuovi schiavisti, tra “accoglienza” e “clandestinità ” il passo potrebbe essere breve. Cosa intende fare il Comune per evitare che, i pochi accolti come profughi diventino clandestini? Quanto costa all’amministrazione il supporto a questo progetto governativo?
A sollevare il problema è Edoardo Rixi (Lega Nord): il progetto Mare Nostrum è la cosa più sciocca che la Repubblica Italiana abbia fatto. I profughi sono fonte di reddito esentasse per chi lavora con loro e causa di spesa per le finanze del Paese. Così si incrementa il mercato della carne umana a vantaggio di chi ci lucra sopra, al Paese d’origine e anche in Italia, a danno degli italiani che non hanno lavoro. Si spendono miliardi di euro e si portano in Italia persone malate. I comuni non si oppongono ai diktat delle prefetture.
Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: il consigliere Rixi ha costruito il suo intervento con abilità. Lui sa bene che gli interventi sono concordati dalla conferenza Stato-Regioni. Anche la Lombardia, dove governa la parte di Rixi, interviene come la Liguria. Certamente la situazione è molto grave. Si attendevano 70 mila arrivi, ma a luglio erano già molti di più. A Genova ci sono 300 posti; circa il 50% si ferma, gli altri proseguono verso altri Paesi europei. Il progetto Sprar comprende 154 posti per adulti e 14 per ragazzi.

Claudio Villa (Pd) chiede informazioni sulla possibile realizzazione di un centro di accoglienza profughi nell’edificio ex-scuola di Fontanegli.
Villa: la popolazione si domanda se ci sarà la realizzazione del centro. Non c’è alcun pregiudizio, ma solo la richiesta di informazioni e il desiderio che si provveda nel modo più corretto. Con tutte gli accorgimenti per evitare disagi alla popolazione.
Risponde ancora l’assessore Emanuela Fracassi: la scuola è stata chiusa l’anno scorso per mancanza di iscritti. I gestori hanno inoltrato una richiesta di cambio d’uso. Stiamo valutando la richiesta. È accertato che non c’è più necessità della scuola. Ancora non si sa quale sarà la nuova destinazione d’uso.

Paolo Gozzi (Pd) chiede invece informazioni sul recupero della piscina “Nico Sapio” di Multedo: la piscina è chiusa da anni; quando funzionava era un pounto di riferimento per l’intero quartiere. Ci fu un bando per l’assegnazione, poi una controversa che adesso è risolta. L’edificio è adesso nella piena disponibilità del Comune. Si sa che non ci sono soldi, ma io chiedo all’amministrazione quali siano i suoi progetti.
Risponde l’assessore Pino Boero: ragionando su fondi europei, abbiamo tenuto conto anche della Nico Sapio, che pure è una situazione più ampia di altre. C’è adesso l’idea, avanzata da un privato, di un’utilizzazione integrata della piscina e del litorale antistante. La cosa è da valutare. Nel caso si aprirebbe un bando. È anche da valutare se eventualmente cambiare destinazione d’uso alla piscina, facendone un impianto sportivo di altro tipo.





A che punto è il piano di raccolta dell’umido a Genova? Amiu ha redatto il nuovo piano industriale, come indicato nella delibera di consiglio approvata a lo scorso luglio sulla definizione nuovo ciclo dei rifiuti? A chiederlo è Stefano
De Pietro (M5S): abbiamo richiesto il piano industriale dell’Amiu, ma non l’abbiamo ricevuto. A che punto è la sua elaborazione? Mi pare che la raccolta dell’umido si sia un po’ fermata. Dopo una prima uscita di cassonetti per attività commerciali, non abbiamo visto un’estensione del servizio.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: il piano di sviluppo è stato presentato. Per le utenze domestiche sono stati raggiunti circa 15 mila abitanti a Portoria e Carignano, con la raccolta ad agosto di 40 tonnellate. Previsione di estensione nei prossimi mesi a Sampierdarena alta e a Nervi, per ulteriori 50 mila utenti. 600 nuove utenze raggiunte tra le aziende, con la raccolta di 110 tonnellate. Migliorata anche la qualità dell’organico raccolto. Sui quantitativi si prevedono miglioramenti. Una prima versione incompleta del piano industriale è stata presentata al Comune. Si attende la versione definitiva, approvata dal Cda dell’azienda, per fine mese.

Stefano Balleari (Pdl) chiede notizie in merito ai parcheggiatori abusivi al Porto Antico: è un problema della nostra città, dei nostri concittadini. Mi riferisco al parcheggio davanti al Galeone, porta Siberia per intenderci. I parcheggiatori abusivi, nerboruti ed insistenti, aiutano le persone a posteggiare, poi cercano di avere qualche monetina. I turisti passano tutti dal Porto Antico. Molti si limitano a questo. Su alcuni siti Internet si parla di Genova in termini negativi a causa di questo.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: Le preoccupazioni del consigliere sono un tema di lavoro per questa amministrazione. Questo problema accomuna Genova ad altre città. L’amministrazione sta intensificando, con la collaborazione delle forze di polizia, il monitoraggio delle aree del Porto Antico e limitrofe. Negli ultimi mesi sono state operate 35 identificazioni e 47 sanzioni. In un caso c’è stata una colluttazione con il posteggiatore abusivo.

Chiude il question time l’interrogazione di Simone Farello (Pd), sulla situazione della Gronda di ponente: chiede al sindaco quale sia stato il tenore della discussione nella recente riunione presso il Ministero delle Infrastrutture e quale la posizione del Comune. Chiede inoltre quale sarà la posizione del Comune nella prossima conferenza di servizi, richiamando la necessità di assumere la posizione decisa dal Consiglio con apposita votazione nel 2012.
Risponde il sindaco Marco Doria: che riferisce i contenuti dell'incontro svoltosi il 2 settembre presso il ministero delle infrastrutture (presenti il ministro Lupi, la Regione, la Provincia, il Comune e la Società autostrade) una analisi complessiva delle opere in realizzazione o di possibile realizzazione a Genova e in Liguria, sia nell'ambito delle infrastrutture ferroviarie che in quelle stradali. Nel primo campo il sindaco ha citato il terzo valico, la ferrovia del ponente ligure e il prolungamento della metropolitana genovese in direzione San Martino. Nel settore stradale ha citato la gronda autostradale, il tunnel della Fontanabuona e quello sub portuale.
Per quanto riguarda la gronda - ha osservato il sindaco - sono stati esaminati due ordini di questioni. Il primo è lo stato dell'iter amministrativo.  Alla conclusione della procedura della valutazione di impatto ambientale non poteva che conseguire la convocazione della conferenza dei servizi che, successivamente all'incontro presso il ministero, è stata infatti convocata per il 17 ottobre. A quella conferenza l'amministrazione comunale sarà convocata e non farà mancare la propria presenza. La conferenza dovrà integrare nel progetto le prescrizioni della Via ed elaborare il progetto definitivo, a valle del quale dovrà essere predisposto il progetto esecutivo. Nel frattempo, l'amministrazione proseguirà a convocare e aggiornare l'Osservatorio.
Un secondo ordine di questioni affrontato al ministero, che non attiene la conferenza dei servizi, riguarda il finanziamento dell'opera il cui costo si aggira sui tre miliardi di euro e dovrà essere coperto attraverso una modulazione, in base agli stadi di avanzamento, degli aumenti dei pedaggi nell'intera rete autostradale italiana. È stato rilevato che si tratta di un costo significativo che naturalmente attiene la discussione nazionale sulle scelte da compiere. In questo quadro, durante l'incontro, è stata enunciata l'ipotesi di procedere ad una realizzazione dell'opera per lotti  funzionali.
Nel corso della conferenza dei servizi l'amministrazione si atterrà all'ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale il 18 settembre 2012 e richiamato dal consigliere Farello. Un testo fermo e cogente per l'amministrazione in tutte le parti che sono per noi impegnative e da portare alla conferenza dei servizi, in particolare per le opere compensative. La questione degli "interferiti" dovrà trovare soluzione alla definizione del progetto definitivo, indipendentemente dall'ipotesi di realizzazione per lotti funzionali.

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende:

- delibera di consiglio: surrogazione del consigliere comunale Pier Claudio Brasesco, che il 1° settembre scorso ha rassegnato le dimissioni.  Il primo dei non eletti, ovvero l’assessore Elena Fiorini, ha rinunciato alla nomina; pertanto è candidato ad entrare in consiglio, al posto di Brasesco, Antonio Gibelli.
La sua nomina viene approvata all’unanimità con 36 voti a favore, così pure l’immediata eseguibilità (unanimità, con 33 favorevoli).

Il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello sospende la seduta e convoca la conferenza dei capigruppo.

Al rientro in aula, viene approvato all’unanimità (35 voti a favore) un ordine del giorno “fuori sacco”, a tutela dei lavoratori precari della ex Provincia di Genova, che impegna sindaco e giunta a sollecitare in tal senso la Regione e ad attivare il prima possibile un tavolo di concertazione  con le organizzazioni sindacali, per discutere del fabbisogno di personale e dell’organizzazione del lavoro della Città Metropolitana, ponendo tra le priorità il superamento del precariato.







- delibera di giunta: permuta tra Comune di Genova e Sviluppo Cantore S.r.l. per l’acquisizione dei locali siti in via Cantore 3, piani 10  e 11, destinati a uffici civici, contro la cessione di diritti reali e immobili di civica  proprietà non più utilizzabili a fini istituzionali.
Si procede alla votazione del documento ma, poiché manca il numero legale, la pratica viene rinviata alla seduta successiva, come pure la mozione:

- procedura di somma urgenza, presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Francesco De Benedictis, Stefano De Pietro, Guido Grillo, Enrico Musso, Vittoria Musso, Edoardo Rixi e Pietro Salemi.



Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.49.
17 settembre 2014
Ultimo aggiornamento: 18/09/2014
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