Doria: «Soddisfazione per l'ottimo lavoro
ma la città non dimentica la tragedia»

La Concordia è ormai in sicurezza nel Porto di Genova. Il presidente del Consiglio ha assistito alla manovra di ormeggio: «Genova era l'unica scelta possibile per fare in modo che la demolizione avvenisse in Italia». Il sindaco: «La città ha atteso e seguito con sobrietà e tranquillità l’arrivo della Concordia. Era stata colpita dal suo naufragio per la tragica sorte delle vittime e anche perché la Costa fa parte della storia della città»

Testo Alternativo
La Costa Concordia percorre l’ultimo miglio trascinata dai rimorchiatori del porto di Genova. Entra maestosa, seppur ferita. La sirena della motonave Virginia la omaggia, è classificata “relitto”, ma torna a casa galleggiando, da nave.

Dopo più di 900 giorni si conclude nel miglior modo possibile questa avventura tragica, iniziata con un errore, come ha ricordato il premier Renzi. Il capo della protezione civile Franco Gabrielli ha ringraziato tutti quelli che con la loro professionalità e competenza hanno reso possibile questo risultato straordinario: le maestranze di Costa, gli uomini e le donne della Protezione Civile, gli ingegneri e i lavoratori di Titan Micoperi e delle altre ditte che hanno partecipato a questa eccezionale impresa.

«Oggi si è vinta una sfida importante, quasi impossibile – ha detto Renzi – è stato un grande lavoro di squadra. E’ una grande occasione per rilanciare l’occupazione a Genova, guardiamo avanti senza dimenticare le 33 vittime di questo disastro».

«Al di là della soddisfazione perché si è realizzata nel migliore dei modi un’operazione complessa come il trasferimento del relitto della Costa Concordia dall’isola del Giglio a Genova - ha detto il sindaco Marco Doria -  in questa giornata non è mai venuto meno il senso profondo della tragedia che è all'origine della vicenda».

E’ stato più volte sottolineato quanto sia importante che questa demolizione si faccia in Italia e Genova era l’unica città italiana in cui questo lavoro si sarebbe potuto svolgere, non esistendo alternativa se non un cantiere estero, con molti rischi per il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.

A Genova esistono importanti professionalità nelle aziende della cantieristica e delle riparazioni navali.«Nel suo complesso – ha proseguito il sindaco – la città ha atteso e seguito con sobrietà e tranquillità l’arrivo della Concordia, forse perché era stata molto colpita dal naufragio di due anni fa ed anche perché la storia della compagnia Costa è intrecciata indissolubilmente con la storia della città».

“Pronti a tutto”, così il ministro Galletti ha dichiarato ai giornalisti di tutto il mondo presenti sulla banchina del vte. Il ministro ha sottolineato che questa operazione si è svolta nel rispetto dei vincoli ambientali, lo smaltimento del relitto avverrà in maniera ecocompatibile. In questo l’Italia ha dimostrato di essere addirittura anticipatrice della direttiva Ue, ha continuato Galletti, l’Italia ha dimostrato di essere capace di grandi imprese: un grande lavoro di squadra, davanti al mondo abbiamo dimostrato l’eccellenza della nostra tecnologia.

Non ci sono stati sversamenti, le paure francesi erano infondate. «Abbiamo monitorato continuamente lo stato delle acque – ha detto Galletti – eravamo comunque pronti a qualsiasi evenienza. Da oggi si apre il capitolo occupazione, questo è il futuro dell’ambiente, essere un traino per la crescita».

Una giornata storica, memorabile. Ma non è una giornata di festa, tutti gli intervenuti hanno sottolineato come certamente si debba guardare avanti, ma il pensiero deve sempre andare alle 33 vittime di questa tragedia del mare.

Alle 17, a «missione compiuta» Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile, inizia la conferenza di “progetto completato” ricordando i volontari di protezione civile morti oggi nel Lazio, passando poi la parola ai protagonisti dell’impresa: Porcellacchia, Sloane, Girotto, Tortora, Lettich. Dalle loro dichiarazioni trapela il grande orgoglio di aver partecipato a questa operazione, che sarà ricordata, per la sua straordinarietà, da tutti i testi di ingegneria navale. Rappresentano una grande squadra, che ha lavorato insieme con “amore e determinazione”, come è stampato sulle maglie della Titan Micoperi.

Il risultato è stato raggiunto, la giornata di oggi è già negli archivi. Ora la Concordia passa nelle mani esperte dei lavoratori dei cantieri genovesi. Gabrielli ricorda a tutti che da domani, prima di ogni altra cosa, si ricominciano a cercare i resti del cittadino indiano, cameriere della Costa Concordia, Russel Rebello. Solo dopo, si potrà aprire l’ultimo capitolo di questa storia iniziata il 13 gennaio 2012.

genova, 27 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 11/08/2014
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