Un palazzo per giovani coppie
e famiglie in via San Bernardo

Un bando assegna a canone concordato 6 appartamenti completamente ristrutturati da Ri.Genova Srl per conto del Comune.  Superfici da 60 a 90 metri quadrati e affitti da 250 a 300 euro al mese. Nuovi gruppi familiari formati da giovani in grado di contribuire alla rivitalizzazione di questa parte di città

Continua il programma di risanamento del Centro Storico.  Questa mattina è stata la volta, dopo gli appartamenti restaurati di vico Untoria, di un edificio di via san Bernardo 7 sino a qualche anno fa in abbandono e oggi completamente rinnovato. Nei cinque piani in cui si sviluppa l’immobile di origine medievale sono stati ricavati ben 6 appartamenti, da 60 a 90 metri quadri, concessi, tramite bando pubblico, in locazione a “canone moderato”, da 250 a 300 euro al mese.

Si conclude così il "Programma sperimentale di risanamento del Ghetto e di Pré” nato il 6 febbraio 2006, rinnovato il 27 luglio del 2010, che originariamente avrebbe dovuto costruire alloggi per studenti universitari ma, visto il calo delle iscrizioni, si è indirizzato al "social housing". D'intesa con l’Agenzia Sociale per la Casa del Comune di Genova, il bando di assegnazione, a cui hanno partecipato 26 nuclei familiari, con reddito tra 15 e 27 mila euro lordi, ha privilegiato le giovani coppie con figli, ma anche le famiglie non “tradizionali”.
“In queste abitazioni – ha detto il sindaco Marco Doria – assegnate con procedure corrette e trasparenti, andranno a vivere giovani coppie che contribuiranno a rivitalizzare il patrimonio sociale e umano di questa parte della città. Un altro tassello nel complesso mosaico del Centro Storico in cui l’Amministrazione è impegnata da tempo a favorire nuove opportunità economiche e iniziative ricreative e culturali”.

“Con questi sei appartamenti – spiega il presidente del Municipio Centro est, Simone Leoncini – si dà una risposta di natura sociale a famiglie con un reddito basso e, nel contempo, si rivitalizza la zona che è un luogo di pregio e lo si può vedere anche dalla qualità di questa ristrutturazione, in un territorio con grandi complessità e difficoltà. Aggiungere nuove famiglie, quindi qualità della vita economica e sociale maggiore può contribuire a dare una marcia in più che può far decollare il risanamento del Centro storico”.

“E’ un progetto di recupero e valorizzazione – da detto l’amministratore delegato di Ri.Genova S.r.l. Giovanni Giudice - di immobili obsoleti e degradati, edifici costruiti in epoche diverse, medioevali rimodellati alle esigenze del Rinascimento genovese, sino ai rimaneggiamenti del secolo scorso”. Dall’impianto originale dell’edificio, che risale al XIII secolo, si è innestato l’edificio cinquecentesco, chiaramente riconoscibile nelle sue caratteristiche architettoniche fino al terzo piano. I piani superiori sono il risultato di successive sopraelevazioni ottocentesche eseguite con materiali poveri e con le caratteristiche di casa da “mezzani”.

Tali sovrapposizioni hanno reso particolarmente impegnativo l’intervento di consolidamento strutturale dell’edificio, obbligando a far ricorso a tecniche di consolidamento e a soluzioni progettuali molto particolari con la realizzazione di una struttura metallica interna autonoma, ma in grado di garantire stabilità all’intero edificio e alle sue storiche componenti architettoniche e strutturali.

Non sono mancati rinvenimenti di rari reperti di epoca romana, una porzione di muro nei fondi, e la scoperta di solai lignei a “regola di convento” cinquecenteschi, nascosti nei controsoffitti, che sono stati anch’essi conservati; uno di questi, dipinto, è stato fatto oggetto di un accurato intervento di restauro che ha altresì interessato gli elementi lapidei (peducci, cornici, rosoni, colonne) presenti nelle scale.

“Un recupero che, da un lato – ha concluso Giovanni Giudice -  consente di valorizzare il patrimonio storico e artistico della città vecchia e dall’altro di conservare la caratteristica di abitazione per mantenere il centro storico vivo”.

L’intervento è stato condotto integralmente da Ri.geNova in tutte le sue fasi, sia per quanto attiene all’acquisto dell’immobile sia per quanto attiene alla progettazione e all’esecuzione delle opere di recupero e di restauro delle componenti monumentali dell’edificio. Inoltre, come di consueto, la presenza di Ri.geNova ha consentito il risanamento della rete fognaria dell’isolato, coinvolgendo nell’opera tutti i condomini che legittimamente o meno usufruivano di detta canalizzazione.

I lavori di risanamento sono durati nel loro complesso circa 20 mesi e hanno riguardato l’intero immobile, con il rifacimento di tutte le parti comuni (copertura, facciate, vano scala, impianti), consentendo, come detto, il recupero di 6 alloggi e di due locali non abitativi, di cui 1 commerciale a piano terra.


genova, 14 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 14/07/2014
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