"Un futuro per Genova"
Convegno a Palazzo San Giorgio

Un tavolo per discutere il “peso specifico” di Genova nel nostro Paese. Dito puntato contro la frammentazione della classe dirigente. Il futuro si gioca intorno allo sviluppo del porto, della tecnologia e del turismo. Doria: Genova è una città a vocazione multipla

Testo Alternativo
Il convegno "Un futuro per Genova", che si è tenuto ieri a Palazzo San Giorgio, organizzato dall'associazione culturale "La Maona", a cui hanno partecipato le massime autorità politiche, imprenditoriali e culturali cittadine, ha messo al centro del dibattito il "peso specifico" che il capoluogo ligure ha nel Paese.

Se è vero che Genova è diventata più bella ed accogliente, è altrettanto vero, ha detto il presidente del centro culturale La Maona Giovanni Grimaldi, che politicamente, finanziariamente ed economicamente, la città pesa molto meno che in passato. Dito puntato contro i politici, ma sul banco degli accusati sono saliti un po' tutti. Un isolamento culturale e fisico, ha continuato Grimaldi, mai risolto, un declino costante e ininterrotto, con una classe dirigente che non è riuscita più ad avere la capacità di visione. Sono tre le direttrici su cui puntare individuate da La Maona: trasporti, tecnologia e turismo.

E' vero, ha detto il sindaco Marco Doria, che l'identità della città è cambiata e continua a cambiare, ma è un bene, perché Genova vive della sua vocazione multipla. Sono quattro, compresa la cultura, come è stato ricordato, le direttrici di sviluppo, che devono espandersi tenendo conto dei grandi cambiamenti dello scenario nazionale e globale. Dobbiamo lavorare, ha continuato Doria, per mantenere un equilibrio tra le vocazioni, senza che l'una vada a discapito delle altre. Le discordie non servono, c'è un problema di "spinta" della classe dirigente nel suo complesso, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e di un sistema di regole certe.

Il presidente dell'Autorità portuale Luigi Merlo, ha sottolineato che per il futuro di Genova è fondamentale l'accordo tra gli Enti. Un segnale di rilancio potrebbe derivare cogliendo da parte di tutta la comunità politica la consapevolezza che la grande sfida per quanto riguarda il porto si gioca sul riconoscimento dell'identità di Genova come capitale dello shipping, un obiettivo che possiamo cogliere con un nuova legge e dispiegando le forze e le risorse di cui disponiamo. 

Carlo Castellano, presidente di Genova Higt Tech, ha detto che il tempo è una variabile importante, altrimenti il declino sarà inarrestabile. Sono convinto, ha proseguito, che il futuro può essere promettente ma Genova si deve giocare tutte le sue carte a partire dagli Erzelli, adesso basta con i ritardi. Sono passati sette anni dall’accordo di programma per il trasferimento di Ingegneria.  Ora si deve decidere.  
15 aprile 2014
Ultimo aggiornamento: 15/04/2014
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