Una campagna di comunicazione spiega
come (e perchè) raccogliere i rifiuti organici

Una delibera di indirizzo ha cambiato le linee strategiche della raccolta dei rifiuti in città: dalla discarica alla raccolta diffrenziata. Per diffonderne la cultura è partita una campagna di informazione su come separare gli avanzi di cibo dal resto. Entro il 2015 tutta Genova sarà servita dalla raccolta dell'organico

Con lo slogan "Questo non è un rifiuto" (e per testimonial una buccia di banana) è stata presentata oggi, alla presenza del Sindaco, Marco Doria, dell’Assessore all’ambiente Valeria Garotta e di Marco Castagna, Presidente Amiu la nuova campagna di comunicazione dedicata alla raccolta differenziata del residuo organico, cioè gli scarti di cucina.

Il piccolo sforzo quotidiano consiste nel separare i rifiuti "secchi" da quelli "umidi", un gesto minimo che fa la "differenza". Una lisca di pesce, una buccia di banana non sono uno scarto perso per sempre, ma si possono trasformare, dopo un adeguato trattamento, in qualcosa di estremamente utile per il nostro futuro.

Per permettere alle famiglie genovesi a separare correttamente i propri scarti di cucina (e, in prospettiva, a migliorare nel complesso la raccolta differenziata di tutti i materiali) con l’obiettivo di ridurre sempre più i rifiuti indifferenziati, quelli che vanno nelle discariche, e trasformarli in risorse per la città e il territorio, dai prossimi giorni l'Amiu svilupperà una informazione capillare sia con i mezzi tradizionali (affissioni cittadine, pubblicità dinamiche, opuscoli informativi, brevi spot su carta stampata, emittenti televisive e radiofoniche) che con iniziative specifiche, tra cui il sito internet www.questononeunrifiuto.it, la collaborazione con i volontari “Angeli del riciclo” e un concorso dedicato alle Associazioni di volontariato dei vari Municipi.

«La direzione di marcia - ha detto il sindaco marco Doria - è netta: raccolta differenziata, riciclo dei rifiuti, progressivo superamento delle discariche, riuso dei materiali. Le linee di indirizzo per Amiu decise la settimana scorsa dalla Giunta e dal Consiglio comunale implicano azioni e scelte immediate: Amiu è già impegnata su questa strada. La nostra azienda ha caratteristiche e competenze industriali che la mettono in grado di offrire un servizio moderno non solo a Genova ma anche alla Città metropolitana e all'intera Regione. Una moderna politica dei rifiuti richiede un mutamento culturale tra i cittadini perché sono loro i primi protagonisti della raccolta differenziata, che non va intesa come un sacrificio o un peso in più ma come un comportamento di civiltà che conviene all'ambiente, all'economia e in definitiva al bilancio di ogni singolo contribuente».

Aggiunge L'assessore Garotta: «Abbiamo impostato una nuova rotta. Nei prossimi mesi Amiu porterà questo tipo di raccolta differenziata in tutta la città. Ma la sfida che abbiamo davanti, quella per un nuovo ciclo dei rifiuti basato sul recupero di materia, non la vinceremo senza il coinvolgimento dei nostri cittadini. La vera svolta al ciclo dei rifiuti si realizza nelle nostre case, facendo correttamente la raccolta differenziata. Per questo, a pochi giorni dall'approvazione della delibera di indirizzo sul ciclo dei rifiuti, partiamo con una campagna di comunicazione massiva».

La campagna, nata dai creativi della Xedum Gruppo ETT di Genova, è stata scelta tra quelle inviate da otto agenzie pubblicitarie tra le più qualificate in campo ambientaleTutti i progetti sono stati esaminati e valutati sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo economico da una commissione, appositamente nominata nel mese di giugno, formata da rappresentanti di Amiu, del Comune di Genova, delle Associazione dei Consumatori e dell’Associazione dei pubblicitari italiani.

«Dobbiamo abituarci a considerare ciò che si scarta non come qualcosa di perso per sempre, ma come una risorsa da trasformare e riutilizzare - sottolinea e conclude Marco Castagna, Presidente Amiu- per questo motivo lo slogan della campagna verrà via via declinato anche su tanti altri materiali che Amiu raccoglie e che cercherà progressivamente di reimmettere nel ciclo produttivo»








22 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 25/07/2014
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