La prima stagione del Teatro Nazionale di Genova è ricchissima e di alta qualità, con venti produzioni sul totale dei sessantasette spettacoli in cartellone ai quali si aggiungono le rassegne di teatro ragazzi rivolte alle famiglie e alle scuole e un fitto programma di attività culturali.
La presentazione offerta questa mattina dal presidente e dal direttore del Teatro Nazionale Gian Enzo Duci e Angelo Pastore alla presenza, tra gli altri, del sindaco Marco Bucci e degli assessori comunali di Comune e Regione Elisa Serafini e Ilaria Cavo, ha messo in evidenza gli ottimi auspici sotto i quali sta crescendo il nuovo organismo composto da Teatro della Corte, Teatro Duse, Teatro Gustavo Modena e Sala Mercato. Il riconoscimento di Teatro Nazionale ricevuto dal Ministero per i beni e le Attività Culturali rappresenta un traguardo di grande rilevanza per tutto il territorio raggiunto grazie al grande lavoro svolto dal Comune di Genova insieme a Regione Liguria e Compagnia di San Paolo.
«Genova è super orgogliosa di aver riportato qui il Teatro Nazionale – dichiara il sindaco Marco Bucci – perché la città vuole posizionarsi ad un livello altissimo. L’Amministrazione fa tutto il possibile, e talvolta anche l’impossibile, per fornire servizi e aiuti quando è necessario. Genova è grande e costituita da delegazioni che di per sé sono tante città vicine, è quindi importante creare le realtà del teatro in tutti punti del nostro territorio. Il fatto che del Teatro Nazionale faccia parte anche l’Archivolto di Sampierdarena è un’altra grande cosa che ci piace perché vogliamo riconoscere le identità di tutti questi pezzi di città che un tempo erano indipendenti. Desidero congratularmi con il management e con tutti quelli che lavorano e gestiscono il Teatro Nazionale perché stanno operando in maniera ottimale. Gli abbonamenti stagionali stanno crescendo del venticinque per cento, un risultato importantissimo che dimostra quanto stia funzionando il lavoro che si sta facendo. Tutti noi dobbiamo sentirci proprietari del Teatro perché ciascun cittadino è azionista della propria città, dobbiamo sentirlo come una nostra cosa. Bisogna insegnare alle nuove generazioni la passione e il piacere del teatro a cominciare dalla scuola, dopodiché il successo non potrà che aumentare».
Perfetta sintonia viene espressa da Elisa Serafini, assessore alla Cultura: «Il futuro degli enti culturali sarà proprio nei nostri concittadini più giovani – sottolinea - Il Teatro Nazionale di Genova presenta una programmazione ricchissima che saprà far innamorare anche loro. Da alcuni mesi sono state attivate iniziative orientate al coinvolgimenti di studenti e giovani grazie all’uso dei social media e del digitale. Gli sforzi del Teatro dimostrano che anche enti culturali “storici” possono essere in grado di approcciare l’interazione, le nuove forme di intrattenimento e un linguaggio comprensibile anche da chi ha meno di trent’anni».
Tra novità e ritorni le quattro sale del Teatro Nazionale di Genova accoglieranno alcuni dei più amati protagonisti del palcoscenico, tra i tanti: Franco Branciaroli, Carlo Cecchi, Eros Pagni, Ugo Dighero, Massimo Dapporto, Elisabetta Pozzi, Glauco Mauri, Alessandro Haber, Milvia Marigliano, Luca Barbareschi e la coppia Ficarra e Picone. Tra i registi, oltre a Marco Sciaccaluga e Giorgio Gallione, spiccano i nomi di Valerio Binasco, Tullio Giordana, Andrej Konchalovskij e Filippo Dini. Ampio anche il ventaglio di autori, da Oscar Wilde a Euripide, da Luigi Pirandello a Robert Farquhar, da Molière a David Mamet.
Partner istituzionali della stagione 2018/19 sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova e la Regione Liguria a cui si affianca il sostegno della Compagnia di San Paolo e di Iren.
