Ambiente Tartarughe d'acqua: rischio di inquinamento ambientale

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Nei negozi di aquariofilia, nelle fiere cittadine, nelle mostre e in molte altre occasioni è possibile trovare in vendita numerose specie di tartarughe d'acqua. Le specie in commercio sono molte e ognuna di loro richiede cure differenti.

E' perciò vivamente sconsigliato l'acquisto di questi animali a coloro che non saranno in grado di occuparsene nel migliore dei modi, evitando il pericolo dell'abbandono nei nostri bacini e i gravi danni che tali azioni possono provocare all'ambiente e alla fauna autoctona.

Il comportamento più scorretto da adottare è l'abbandono. La legge punisce l'abbandono di ogni specie esotica nel nostro habitat con pesanti ammende e fino a 12 mesi di reclusione.

Esistono centri di raccoltà e progetti di affidamento gestiti dalle diverse associazioni sparse sul territorio. Per informazioni sul Centro di Raccolta presso l'area di pertinenza del Consorzio di Bonifica Savio e Rubicone di Cesena (FC), si può consultare il sito web: www.tartaclubitalia.it

Tali animali infatti costituiscono una grave forma di inquinamento ambientale per la nostra fauna, oltrechè rappresentare un pericolo potenziale per la salute pubblica essendo vettori di particolari patologie.

Prima di procedere all'acquisto di una tartaruga è quindi necessario valutare bene le esigenze della specie che si intende acquistare, in modo da poter garantire tutto ciò di cui potrà avere bisogno in futuro. La vita media di questi animali si aggira intorno ai 25 anni e dopo 4/5 anni di vita possono raggiungere notevoli dimensioni, che si aggirano intorno ai 25 cm per 1 Kg di peso, diventando difficili da gestire e necessitando di grandi spazi dove nuotare. Detenere una tartaruga comporta molteplici sacrifici e cure molto particolari che, troppo spesso, i proprietari ignorano.

Qualora la scelta sia quella dell'acquisto, si dovrà garantire alla tartaruga un ambiente idoneo che somigli quanto più possibile a quello naturale per temperatura, alimentazione e superfici. Generalmente sarà necessario garantire una zona più fresca e una più calda per favorire una corretta termoregolazione. La temperatura dovrà oscillare intorno ai 24° (zona fredda) e i 30° (zona calda), forniti da riscaldatori acquatici e lampadine tipo spot. e i box dovranno essere di plastica trasparente o di vetro. Sarà altresì necessario posizionare a 30 cm dalla vasca un neon UVB che simuli i benefici dei raggi del sole e sostituirlo ogni sei mesi circa.

Bisogna comunque ricordare che non tutte le tartarughe hanno le stesse esigenze. Sarà quindi necessario informarsi sulla specie che si intende acquistare, per garantire all'animale l'alloggio più adatto al suo benessere.
Ultimo aggiornamento: 04/04/2014