Taglio del nastro della Casa di Quartiere del Lagaccio Uno spazio aperto alle associazioni e al territorio

Restituito alla città, dopo un percorso di partecipazione dei cittadini, in collaborazione con Comune, Municipio e Demanio, un primo spazio pubblico coperto della Caserma Gavoglio. Un grande salone che sino all'Epifania ospiterà il presepe del quartiere visitabile tutti i giorni.  Doria: questo è solo un inizio ma è un segnale concreto, ora vedremo come occupare gli altri spazi

Inaugurazione caserma gavoglio
Un momento storico. Si può definire così l'apertura del cancello della Caserma Gavoglio nel popoloso quartiere del Lagaccio, posto alle spalle della stazione ferroviaria di Principe. Una riconquista palmo a palmo, iniziata oltre 20 anni fa, di 60.000 metri quadrati tra edifici militari e cortili in perenne stato d'abbandono, ma ostinatamente off limits per gli abitanti di un quartiere ricco di idee ma povero di spazi.

Dal dopoguerra a oggi, ma forse anche prima, la caserma Gavoglio e il Lagaccio si sono sempre voltati le spalle. Poi, lo scorso anno, il Governo ha varato una legge che consente, sulla base di un progetto di valorizzazione, secondo le modalità previste dal federalismo demaniale culturale, il trasferimento dei beni demaniali in disuso dal patrimonio dello Stato a quello dei Comuni.

Il Comune di Genova ha quindi predisposto un programma di valorizzazione che, per ora, mette a disposizione dei cittadini una nuova piazza (Piazza Italia) trasformata in spazio verde e un locale di circa 100 metri quadrati che oggi ospita il presepe e che sarà la Casa di Quartiere.

"Un primo importante spazio pubblico che viene restituito alla città - ha detto il sindaco Marco Doria - questo è solo un inizio ma è un segnale concreto. Ora vedremo come occupare gli altri spazi".

Spazi dedicati ai giochi ma anche attività economiche, riservate ai giovani, che permettano alla struttura di sostenersi economicamente da sola.

"Qui abbiamo immobili enormi da recuperare e per farlo servono risorse che non possono venire solo dal bilancio pubblico - spiega Doria - questa prima fase l'abbiamo fatta con i fondi del comune, e ancora ne investiremo, ma per recuperare tutti questi spazi servono molti fondi, che devono venire dal soggetto pubblico ma anche da privati che magari possono svolgere attività economiche compatibili con il quartiere".

Nuovi progetti, nuovi sogni e nuove sfide. Intanto però è festa, con canti dei bambini della scuola elementare Duca degli Abruzzi e un rinfresco offerto dall'associazione Gal, gruppo amici del Lagaccio.

"Il primo obiettivo è stato quello di restituire una piazza a un quartiere che ha troppo cemento e pochi spazi pubblici - sottolinea il presidente del Municipio, Simone Leoncini - dove i bambini possono giocare e gli anziani incontrarsi. Un processo che abbiamo fatto con le associazioni dei cittadini che sono le protagoniste di questa giornata e che avranno il compito anche di presidiare quelli che saranno i progetti di lungo periodo".

Il percorso di valorizzazione è un cammino lungo, come ci spiega l'assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza: "Noi vogliamo che la città e il quartiere si riapproprino di tutto questo compendio. Oggi è solo il primo passo. Concorderemo con il Ministero dei Beni Culturali e il Demanio l'acquisizione dell'intero complesso. Un grazie al Municipio, a tutte le associazioni del territorio e ai cittadini che non si sono mai dati per vinti. Il Comune non deluderà le loro aspettative".

Anche l’assessore municipale alla Partecipazione, Maria Carla Italia, sottolinea con soddisfazione questo ulteriore progresso: “Si tratta di un primo importante traguardo che rende finalmente e concretamente fruibili le aree assegnate in gestione al nostro Municipio. I protagonisti della rinascita di questa porzione della Caserma Gavoglio saranno proprio le realtà del quartiere che faranno sistema per offrire al territorio e alla città nuove e sempre migliori occasioni di incontro e di socialità”.

Il progetto del passaggio dei beni demaniali dallo Stato al Comune, fa parte del programma di riappropriazione e valorizzazione di spazi urbani avviato dal Comune di Genova e che comprende, oltre alla Caserma Gavoglio, anche il disegno del Blueprint, l’ex Ospedale di Quarto e i Forti.

Il presepe, visitabile tutti i giorni sino all’Epifania, dalle 15 alle 18, è stato interamente realizzato a mano con materiale riciclato. Un lavoro collettivo ideato dagli autori, Lino Orlando e Davide Orlando, che ha visto la partecipazione di valenti collaboratori: Salvatore Fraccavento, Anna Fois, Martino Proietto e Stefano Fraccavento. Al centro della ricostruzione della Santa Natività un lago, in ricordo del vecchio Lago del Lagaccio (al suo posto è stato realizzato un moderno impianto sportivo) indimenticabile spazio giochi e palestra di vita per tante generazioni di “lagaccini”.
11 dicembre 2015
Ultimo aggiornamento: 14/12/2015
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