Secondo round a Roma al ministero dello Sviluppo economico, che si è proposto come mediatore della vertenza, su Piaggio Aero. Da un lato il piano industriale dell'Azienda che prevede 165 esuberi, di cui 117 a Genova e 48 a Finale Ligure, 207 lavoratori esternalizzati, di cui 108 a Genova e 99 a Finale Ligure, dall'altro le organizzazioni sindacali contrarie alla prospettiva di licenziamenti ed esternalizazzioni, e alla la chiusura dello stabilimento di Sestri.

La preoccupazione per la situazione in cui versa Piaggio Aero è stata espressa dal sindaco Marco Doria e dall'assessore Francesco Oddone nel corso del terzo incontro del tavolo permanente con le organizzazioni sindacali che si è tenuto oggi pomeriggio a Tursi.

Le parti hanno ribadito le posizioni già espresse nel corso delle ultime settimane:

- assoluta indisponibilità a discutere della chiusura dello stabilimento di Genova Sestri

- richiesta del ritiro dei licenziamenti annunciati dall'azienda

- avvio della discussione su un piano industriale che consolidi i due stabilimenti come indicato nell’accordo di programma del 2008

Il sindaco ha riconfermato l'indisponibilità del Comune di Genova a prendere in considerazione un eventuale cambio di destinazione d'uso delle aree su cui insiste lo stabilimento di Piaggio Aero. Sono state inoltre evidenziate le possibilità di utilizzo futuro di aree collaterali sempre per uso aeronautico. L’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali hanno convenuto sulla necessità fondamentale che il ministero della Difesa si renda parte attiva in una vicenda che lo coinvolge direttamente.