Passaggio a Nord Ovest. Stati Generali tra Liguria Piemonte e Lombardia

A Palazzo San Giorgio il Ministro Graziano Delrio per promuovere la crescita dei porti liguri nella prospettiva della realizzazione del Terzo valico. Doria: “Per il buon funzionamento del sistema ci vogliono collegamenti efficienti, ma anche un grande spirito di coesione, con un consenso diffuso"

Stati generali nord ovest a palazzo san giorgio
I porti della Liguria vivono di trasporti. Arrivo e partenza delle merci, traffico di transito su strade, autostrade, ma soprattutto rete ferroviaria. Su questo tema si sono tenuti oggi a Palazzo San Giorgio gli stati generali della logistica per lo sviluppo delle infrastrutture del Nord Ovest, promosso dalla Regione Liguria insieme con Piemonte e Lombardia. Presenti il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, i governatori del Piemonte Sergio Chiamparino, della Lombardia Roberto Maroni, della Liguria Giovanni Toti, i presidenti delle autorità portuali liguri Paolo Emilio Signorini e Carla Roncallo e il sindaco di Genova Marco Doria.

"Quello che intendo sottolineare nell'incontro di oggi - ha detto il primo cittadino nel suo intervento di saluto ai partecipanti al convegno - è di non perdere di vista la "cura del ferro", come ha più volte sottolineato il ministro Delrio. Cioè il potenziamento delle strutture ferroviarie che collegano Genova e il suo Porto, la pianura Padana e la Svizzera. Fondamentale risulta essere da un lato l'opera del Terzo valico, che deve essere costantemente finanziata e accompagnata da una serie di interventi infrastrutturali, dall'altro il bisogno di comunità di interessi, a volte anche contrastanti, ma che devono trovare dei punti costanti di composizione, per il buon funzionamento del sistema. Collegamenti efficienti - ha concluso Doria - ma anche un grande spirito di coesione, con un consenso diffuso".

Sull'idea di promuovere la crescita dei porti, in un'ottica di squadra, si è soffermato anche il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio: "Pensare tutto insieme, portualità, logistica, interporti, collegamenti e destinazioni, vuol dire aumentare l'efficienza, far risparmiare alle imprese un mucchio di costi e, per i porti italiani, in particolare quelli della Liguria, intercettare le merci che oggi vanno a nord Europa e che non usano i nostri scali come porta di ingresso per tutto il Sud dell'Europa".

A Palazzo San Giorgio, sono presenti tutti gli attori dello sviluppo futuro del Porto, spedizionieri, terminalisti, Compagna Unica e le istituzioni finanziarie. "Credo sia profondamente entrato del Dna di tutti noi - ha sottolineato il presidente della regione Liguria Giovanni Toti - il fatto che la Liguria può crescere solo se cresce un pezzo del Paese che è sempre più strategico per la crescita dell’Italia. Non è un caso che questa regione ospiti i sistemi portuali più importanti e sia l’incrocio dei principali corridoi europei. Intorno a questo, ognuno di noi deve costruire un pezzo futuro".

Un atto di indirizzo che comprende investimenti sul territorio, ma anche voglia di perseguire obiettivi chiari e condivisi, in una parola fare sistema. "La Regione Lombardia - ha detto il suo presidente Roberto Maroni - oltre a partecipare a questo impegno comune, ha fatto molti progetti e molti investimenti importanti, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con il Nord Europa, dall'Alp-Transit all'Arcisate-Stabio. Non posso non sottolineare l'importanza del lavoro di squadra che ci deve essere fra istituzioni, a prescindere dal colore politico".

Sulla concretezza della piattaforma logistica del Nord Ovest, centrata sui porti liguri, sui grandi assi del Terzo Valico, del collegamento del Frejus, dei vari tunnel verso la Svizzera e con il sistema degli interporti, si è soffermato il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino: "Mi sembra un passo in avanti su una strada che può portare lavoro, crescita della ricchezza nelle nostre tre regioni e a tutto il Paese. Il recente viaggio del presidente del Consiglio a Pechino ha messo in evidenza che i cinesi abbiano richiesto dei porti di riferimento per i loro traffici intercontinentali e mi pare che la Liguria possa essere destinataria naturale di questo. Piemonte e Lombardia sono il naturale retroterra".

Nel corso dell’incontro il ministro delle infrastrutture si è anche soffermato sulla nuova diga di Genova. A questo proposito ha sottolineato che per il suo finanziamento si attende solo la presentazione del progetto definitivo, per la cui stesura l’autorità portuale genovese ha già stanziato 10 milioni di euro.  

"Abbiamo la disponibilità di Cassa Depositi e prestiti a costruire un fondo ad hoc per finanziare le opere portuali, un fondo per i porti perché sono centrali nella nostra ottica - ha detto il ministro -. Quindi siamo pronti per partire subito ed allargare nella zona di Sampierdarena il primo imbocco e poi costruire il resto”.

Al termine dell'incontro sono stati firmati due accordi che riguardano le ferrovie, le opere a mare e il ferrobonus, cioè l’efficientamento complessivo del sistema.
22 maggio 2017
Ultimo aggiornamento: 22/05/2017
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