A Palazzo Ducale la mostra 'Henri Cartier-Bresson. Fotografo'

Una retrospettiva di 140 scatti del grande maestro per conoscerne e capirne il modus operandi. Apre sabato 11 marzo, nella Loggia degli Abati, la mostra “Henri Cartier-Bresson. Fotografo”. Ritrattista e fotogiornalista, classico e innovatore, tra i fondatori dell’agenzia Magnum, le sue immagini hanno ispirato generazioni di fotografi. Al Ducale fino all’11 giugno

cartellone della mostra
«Un uomo cammina sull’acqua, sopra una pozzanghera che sembra voler saltare. Cartier-Bresson scatta immagini prima e dopo, questo signore prima o poi i piedi nell’acqua li avrà avuti, ma lui sceglie esattamente quella fotografia e da lì, molti anni dopo teorizzerà il famoso concetto dell’istante decisivo: “per me la fotografia è trattenere il respiro  e mettere sulla stessa linea di mira l’occhio, il cuore e la mente”» così il curatore Denis Curti introduce l’immagine-guida della mostra, Gare Saint-Lazare, forse più conosciuta come “il saltatore di pozzanghere” che Cartier-Bresson scatta, giovanissimo, nel 1932 mentre è in giro per la città a provare la sua nuova Leica, ancora incerto sul suo destino, indeciso tra cinema, pittura e fotografia.

«Per parlare di Henri Cartier-Bresson - afferma Denis Curti - è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata. Due episodi la dicono lunga sul personaggio: nel 1946 viene a sapere che il MOMA di New York intende dedicargli una mostra "postuma", credendolo morto in guerra e quando si mette in contatto con i curatori, per chiarire la situazione, con immensa ironia dedica oltre un anno alla preparazione dell'esposizione, inaugurata nel 1947. Sempre nello stesso anno fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa agenzia Magnum Photos. Insomma, Cartier-Bresson è un fotografo destinato a restare immortale, capace di riscrivere il vocabolario della fotografia moderna e di influenzare intere generazioni di fotografi a venire».

La mostra Henri Cartier Bresson. Fotografo, che rimarrà a Palazzo Ducale dall'11 marzo all'11 giugno, è una selezione curata in origine dall’amico ed editore Robert Delpire e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson, istituzione creata nel 2003 assieme alla moglie Martine Franck ed alla figlia Mélanie e che ha come scopo principale la raccolta delle sue opere e la creazione di uno spazio espositivo aperto ad altri artisti.

Sono 140 immagini in bianco e nero stampate circa trenta anni fa - tecnicamente vengono definite ‘vintage tardivi’ - che lo stesso fotografo ha raccolto, con il suo inseparabile amico ed editore di riferimento Robert Delpire, nel volume Henri Cartier-Bresson. Fotografo. «A differenza del libro, che presenta un percorso emotivo attraverso un flusso di immagini senza relazioni di storytelling - spiega Curti - per la mostra, d’accordo con la Fondation Henri Cartier Bresson, abbiamo scelto un percorso geografico che ci dà la possibilità di leggere tra le righe la capacità del fotografo di vedere il mondo, ma anche di creare ogni volta delle relazioni col mondo. Le sue foto non sono mai fini a se stesse, ma sempre sono l’occasione per creare un dialogo. “Fotografie che pongono delle domande ma non danno delle risposte” era il mantra di Cartier-Bresson e noi qui lo abbiamo riproposto».

La mostra è promossa dal Comune di Genova, dalla Regione Liguria e dalla Fondazione di Palazzo Ducale. La rassegna è prodotta da Civita Mostre con la collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi.

info:
www.mostracartierbresson.it  
www.palazzoducale.genova.it
www.visigenoa.it





10 marzo 2017
Ultimo aggiornamento: 10/03/2017
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