Mediazione sociale oggi
Una via verso la cultura della pace

Si  è aperto con il saluto del Santo Padre, il X Congresso Mondiale di Mediazione, mercoledì 24 settembre a Palazzo Ducale. Obiettivo dell’importante manifestazione che lascia, per la prima volta l’America Latina, è riuscire a costruire una via verso la cultura della pace e la partecipazione comunitaria «scegliendo di agire, dice il sindaco Doria, sulla base di una visione e di valori con l'intento di comporre le posizioni»

Testo Alternativo
Il X Congresso Mondiale di Mediazione, in programma a Palazzo Ducale dal 24 al 27 settembre, si è aperto con il messaggio personale di Papa Francesco ai 450 partecipanti dell’importante manifestazione che lascia, per la prima volta l’America Latina, e approda a Genova.

Il Santo Padre ha voluto rendersi presente spiritualmente al Congresso augurando una fruttuosa riuscita dell’incontro, il cui tema è “Via verso la cultura della pace e la partecipazione comunitaria”.  Francesco fa arrivare a tutti la sua benedizione e il suo affetto, mentre prega « che Gesù “Mediatore tra Dio e gli uomini” come afferma la Prima Lettera a Timoteo (2,5) – susciti in tutti, ad ogni livello della società, sentimenti di fratellanza e di solidarietà, per la costruzione di una civiltà nuova, fondata sul rispetto reciproco e sull’amore inclusivo».

Al congresso – che è iniziato con i workshop preparatori da lunedì 22 – sono rappresentati ben 27 paesi e più di 200 partecipanti provengono da nazioni extraeuropee.

A dieci anni da Genova Capitale Europea della Cultura, l’obiettivo è creare un’occasione in cui la dimensione culturale, quella della solidarietà e del dialogo partecipativo si incontrano in un confronto mondiale interdisciplinare aprendo a prospettive di diffusione, sensibilizzazione, consolidamento e radicamento di esperienze e pratiche di mediazione al servizio delle comunità.

Nel suo saluto ai congressisti, il sindaco Marco Doria ha posto l’accento sulla complessità della vita di oggi, in un mondo pieno di contraddizioni: le nuove tecnologie ci hanno avvicinato, si vive in società globalizzate, ma l’integrazione di persone portatrici di diverse culture e tradizioni è ancora un percorso “in itinere”. «Palazzo Ducale è nel  Centro storico di Genova – dice Doria -  dove esiste uno specifico tema, quello dell'incontro e della composizione tra persone che hanno percorsi diversi.  Ieri, in consiglio comunale,  abbiamo dato formalmente il via ad un percorso per il registro di cittadinanza genovese, nel senso di cittadinanza piena e universale, superando le divisioni di passaporto. ».

«La scelta di chi partecipa a questo congresso è quella di operare, di agire- continua Doria - sulla base di una visione e di valori, verso la cultura della pace».

Mediazione sociale è ascoltare gli altri, decidere in democrazia, «riconoscere gli altri – sottolinea Luca Borzani presidente della Fondazione Palazzo Ducale  –  è un percorso faticoso, che implica la responsabilità, l’idea che il conflitto non venga a essere separazione di una comunità ma, invece, crescita possibile della comunità. Soprattutto bisogna assumere la complessità della società: viviamo in un contesto di semplificazione sociale,  di identità chiuse in lotta fra di loro. E’ un’età di diseguaglianze, di crisi delle nostre democrazie, per questo lavorare per ricomporre le comunità è un segno di speranza, un antidoto alla xenofobia, al razzismo».

I conflitti, soprattutto quelli che danneggiano seriamente le relazioni interpersonali, di gruppo e sociali, solitamente vengono affrontati con atti che minano la dignità e i diritti di molti. La violenza in tutti gli spazi della vita sociale e, in particolare, nella famiglia, la scuola e la comunità più prossima, ci allontana dalla legittima aspirazione di convivere pacificamente e raggiungere uno sviluppo umano armonico e pieno.

I Congressi Mondiali di Mediazione nascono per creare una metodologia efficace per passare da una cultura della violenza a una cultura della pace e della concordia.

I risultati fino ad ora raggiunti in questi Congressi  hanno avuto come riflesso riforme costituzionali, regolamentazione di norme secondarie sulla mediazione, oltre al consolidamento di nuovi modelli e della messa in pratica delle proposte nate al loro interno, impegnando tutti i movimenti ad avanzare proposte nei diversi paesi circa l’urgenza di introdurre la mediazione come strategia di pacificazione nelle politiche pubbliche, dando priorità alle istituzioni di socializzazione

Il X Congresso Mondiale di Mediazione è organizzato nell’ambito del Movimiento dei Congressi Mondiali di Mediazione, promossi e realizzati grazie all’Instituto de Mediación de México e all’Universidad de Sonora (Hermosillo), a cura di Fondazione San Marcellino ONLUS, Dipartimento di Lingue e Culture Moderne Università di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Questa iniziativa, oltre a essere il risultato di un lavoro decennale di studio, ricerca, diffusione e sperimentazione sul territorio genovese, si pone come occasione per proiettare e proporre Genova come uno dei punti di riferimento internazionali in questo ambito alla conclusione dell’evento.

Alla cerimonia, oltre al Sindaco di Genova e al presidente della Fondazione Palazzo Ducale, sono intervenuti l’assessore regionale Giovanni  Boitano, il procuratore generale della Repubblica Vito Monetti, il rettore dell’Università di Genova Giacomo Deferrari, il console onorario del Messico Alessandro Garrone, Michele Prandi direttore del Dipartimento di Lingue e Culture moderne dell’Università di Genova, Marisela Ibanez Morales - console generale del Messico a Milano, Padre Nicola Gay S.J. - presidente dell'Associazione e della Fondazione San Marcellino ONLUS, Jorge Pesquiera Leal - fondatore del Movimento dei Congressi Mondiali di Mediazione, Luz de Lourdes Angulo - direttrice dell'Istituto di Mediazione del Messico e
Alejandro Marcelo Nató - rappresentante delle Istituzioni Aderenti.

24 settembre 2014
Ultimo aggiornamento: 24/09/2014
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