Le suggestioni dell’arte contemporanea per la Memoria

Segrete – Tracce di Memoria è una rassegna di arte contemporanea ospitata, in occasione del Giorno della Memoria, nella suggestiva cornice delle prigioni di Palazzo Ducale, nella torre Grimaldina

Immagine di un'installazione della mostra
All'inaugurazione della mostra, avvenuta sabato 25 gennaio, sono intervenuti, tra gli altri, Donatella Alfonso giornalista e scrittrice e Mino Ronzitti, presidente ILSREC, a sottolineare l'importanza di tramandare la memoria anche con l’impatto visivo dell’arte.

La mostra, giunta alla settima edizione, è ideata e curata da Virginia Monteverde, con l’organizzazione di ART Commission e la collaborazione di Palazzo Ducale, Comune di Genova e ILSREC.

Sarà visitabile fino all’8 febbraio.

In esposizione, nelle celle medievali della torre Grimaldina, le installazioni di Francesco Arena, Stefano Cagol, Pier Giorgio De Pinto, Michel Kiwic, Margherita Levo Rosenberg, Valter Luca Signorile e Cristina Treppo.

Di notevole impatto il documentario The silent memory, il genocidio rom raccontato da Piero Terracina, da un'idea di Seo Cizmic, artista poliedrico di origine rom, già mediatore e conciliatore interculturale del Concilio d’Europa. Filming and Editing sono a cura di Seo Cizmic e Giuseppe Galante, giovane artista, vincitore del premio Creativity in Milan nel contest internazionale Who Art You? 2014. Il video sarà proiettato per tutta la durata della mostra.

Molto suggestive le installazioni, soprattutto la novità di questa edizione realizzata al piano superiore della torre, frutto del progetto Peace Project, a cui ha partecipato un gruppo di giovani artisti stranieri: Mihail Ivanov, Kristina Kostova, Zlatolin Donchev, Shaghayegh Kashiloo, John Eirik Sandli e Eirik Rønneberg.

Si tratta di un percorso importante per continuare a tenere viva la memoria, come ha sottolineato la curatrice Virginia Monteverde: «Segrete - Tracce di memoria è una mostra che si propone, attraverso il “mezzo” dell’arte contemporanea, di sensibilizzare i visitatori e soprattutto le giovani generazioni sui temi legati alla Shoah, di questi tempi più che mai attuali, in un contesto di odio religioso e razziale che ha ripreso a infiammare l’Europa. Anche per questo abbiamo deciso di ospitare quest’anno, nell’ambito della mostra, un focus sull’olocausto dei rom. Inevitabilmente il trascorrere del tempo ci priva sempre più dei testimoni oculari e di chi ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della Shoah, la loro forza comunicativa è stata essenziale per conservare la memoria di quella tristissima pagina della nostra storia; e perché questa memoria continui ad essere conservata anche in assenza delle persone che questa storia l’hanno scritta con il proprio dolore e a prezzo della propria vita. Credo che per le giovani generazioni sia importante il ruolo degli artisti, che con la propria sensibilità trasferita nelle loro opere sono in grado, più di chiunque altro di toccare l’animo dei giovani e rendere indelebile nella loro memoria quantomeno le suggestioni e i sentimenti che la Shoah deve continuare ad evocare; affinché simili atrocità non debbano più ripetersi».

All’esposizione hanno collaborato: Galleria Michela Rizzo, Venezia - MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino, Bellinzona - Die Kunstgalerie, Colonia.

Per questa edizione di Segrete sono previsti anche due appuntamenti teatrali.

Sabato 31 gennaio alle 18 Thomas Simpson, docente Northwestern University di Chicago e attore di teatro, presenta il monologo Rumore di acque.

Sabato 7 febbraio alle 18 l’attrice genovese Manuela Valenti presenta il monologo Diario di una donna.


Orario
ore 10/13 - ore 15/18  chiuso il lunedì
Biglietteria e accoglienza
tel. 010 8171665,

biglietteria@palazzoducale.genova.it

27 gennaio 2015
Ultimo aggiornamento: 28/01/2015
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