Le "Famiglie sonore" protagoniste al 25° Festival Musicale del Mediterraneo

Dall’1 all’11 settembre Genova ospita l’edizione numero 25 del Festival Musicale del Mediterraneo, la rassegna internazionale dedicata alla scoperta e alla valorizzazione delle musiche rare. L'edizione 2016 presenta un programma vario e originale, per raccontare le diverse declinazioni in cui la musica è vissuta e tramandata nelle famiglie di tutto il mondo

il Derviscio Ahmad Alkhatib
Dai percussionisti del Burkina Faso ai danzatori siriani, dai cantanti polifonici bulgari e sardi ai tarantolati salentini, passando per musiciste irlandesi, suonatori di zarb iraniani e chitarristi di  flamenco spagnoli.

Questo il ricco programma che propone dall’1 all’11 settembre il 25° Festival Musicale del Mediterraneo, dal titolo “Famiglie sonore” . L’edizione 2016 è dedicata al rapporto tra musica e famiglia nelle diverse culture del mondo.

Quaranta artisti provenienti da 10 paesi diversi, si esibiranno in 14 concerti nei palazzi storici e nelle piazze del centro di Genova: Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, patrimonio dell’umanità Unesco, i saloni affrescati di Palazzo Ducale, cuore culturale della città, il chiostro della chiesa di Sant’Agostino, la residenza storica di Castello d’Albertis e il Forte Begato, sulle Mura di Genova, dove avrà luogo un evento speciale dedicato a famiglie e bambini.

Il ruolo della musica in famiglia è un elemento comune di unione e trasmissione del sapere, un momento di allegria e condivisione che coinvolge tutti i componenti, favorendo la curiosità e la socializzazione.

La pratica musicale, tramandata dai genitori ai figli o incoraggiata a vicenda tra i fratelli, richiede creatività e disciplina e spesso si tramuta in attività professionale. Celebrando le “famiglie sonore”, attraverso le esibizioni di ensemble familiari di più generazioni, il Festival Musicale del Mediterraneo lancia un messaggio di unità e armonia, per favorire una presenza sempre maggiore della musica in tutti gli ambiti della nostra società. 

«E’ una riflessione sul tempo contemporaneo – spiega Davide Ferrari, direttore artistico e organizzativo della manifestazione –  Nel mondo occidentale si è perso il senso di ritrovarsi, ma in Africa, in Sud America le generazioni hanno luoghi di incontro e la musica è sempre presente. L’esempio classico è Cuba: la musica è così dominante che aiuta l’umore! Vogliamo mandare un messaggio: se ci fosse più musica, si vivrebbe meglio».

Il Festival si aprirà giovedì 1 settembre a Palazzo Tursi con lo spettacolo di percussioni e danze acrobatiche del Burkina Faso a cura della Madou Zon Family. Sabato 3 a Palazzo Ducale è la volta di Roger Eno, fratello di Brian Eno e affermato compositore di musica ambient. Mercoledì 7 a Palazzo Bianco il Trio Chemirani dall’Iran, straordinario ensemble familiare che comprende tre generazioni di polistrumentisti.
Le melodie, gli strumenti e i costumi tradizionali bulgari della Bisserov Family saranno giovedì 8 settembre nel Chiostro di Sant’Agostino e, venerdì 9 a Palazzo Ducale, il tributo a Paco de Lucia da parte di Juan Carmona Family Group, uno dei maggiori chitarristi flamenco contemporanei.

La rassegna si concluderà domenica 11 settembre a Palazzo Tursi con il coro polifonico sardo dei Tenores di Santa Sarbana di Silanus.

Il Festival del Mediterraneo ospita, sabato 10 settembre a Palazzo Ducale una prima nazionale: Sufi Music e Dance from Syria, del gruppo Broucar di cui fa parte il Derviscio Ahmad Alkhatib e suo figlio Omar di 10 anni. La serata sarà l’occasione per una raccolta fondi per aiutare la popolazione siriana. Da sempre, come ha ricordato Davide Ferrari  «anche in condizioni di vita gravi, la musica può essere un aiuto, uno sfogo». Il Festival non è nuovo a iniziative di questo genere: nelle passate edizioni c’è stato l’aiuto a Emergency, una raccolta per costruire una scuola per le donne a Katmandu, solo per citarne alcuni.

Insieme al Comune di Genova è stata organizzata la giornata di domenica 4 settembre: una grande festa della musica a Forte Begato. La prima “famiglia sonora” che si esibirà alle 15 sarà la Famiglia Parisi, alias Kyoshindo, che suoneranno i tamburi giapponesi. Una particolarità: i tamburi sono costruiti dagli stessi membri della famiglia. 
A seguire i Giona’s Brother e il pomeriggio culminerà con il concerto delle tre sorelle irlandesi The Henry Girls, a metà tra tradizione folk e melodie pop.

Per raggiungere Forte Begato, Amt ha messo a disposizione un servizio gratuito di bus navetta, da circa 20 posti, che partiranno da due punti della città.

A partire dalle ore 14, con frequenza ogni 30’, il bus partirà da Granarolo, in via Bianco all’altezza del civico 61, capolinea del bus 38, e dal Righi, da largo Caproni.

Per il ritorno in città, le navette partiranno, sempre con frequenza ogni 30 minuti, dalle 14,15. L’ultima corsa sarà alle 18,45.

Completano il programma alcune iniziative collaterali, con concerti gratuiti e attività extra-musicali.

Da giovedì 1 a sabato 3 settembre, dalle 18,00 in poi, la famiglia Giannuzzi porterà la pizzica e la taranta salentina in giro per le vie del centro storico.
Sabato 3 settembre il maestro di canto armonico Tran Quang Hai, considerato il maggiore esperto al mondo di questa tecnica di canto, terrà un laboratorio a Castello d’Albertis, dove, per tutta la durata della rassegna, sarà visitabile la mostra dedicata ai 25 anni del Festival e un’esposizione di strumenti per la musicoterapia extraeuropea.

Infine, il 10 settembre a Palazzo Ducale, il sociologo Alessio Surian e lo psicologo e musicoterapeuta Bruno Foti, parteciperanno a un convegno sulla musica come terapia contro la dispersione scolastica. 
«Un progetto semplice ma ambizioso – spiega il direttore organizzativo del Festival – vogliamo far comprendere come la musica, almeno nelle scuole medie, può essere un modo formidabile per combattere l’abbandono scolastico».

Ideato e prodotto dall’Associazione Echo Art e curato da Davide Ferrari, direttore artistico, il Festival Musicale del Mediterraneo vanta il patrocinio dell'Unesco, come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo attraverso il Bando Performing Arts, Regione Liguria, Comune di Genova, Coop Liguria, Fondazione Palazzo Ducale, Camera di Commercio di Genova e Tasco. In collaborazione con Il Celso – Istituto di Studi Orientali e Castello d’Albertis. Media Partner Lineatrad.

L’Associazione Echo Art, fondata nel 1984 dalla pianista e compositrice Chiara Cipolli e dai polistrumentisti Michele e Davide Ferrari, prosegue nella sua attività di promozione della musicoterapia e delle musiche del mondo a Genova. Echo Art ha sempre operato nel campo delle musiche tradizionali e di ricerca, realizzando molteplici progetti, dai festival a pubblicazioni discografiche, progetti sociali, spettacoli teatrali e di danza, a partire dai confini del Mediterraneo per coinvolgere musiche e culture vicine e lontane nel mondo. 

Per il programma completo e tutte le informazioni:  www.echoart.org e http://bit.ly/FbFestMed

I biglietti possono essere acquistati direttamente presso la sede dei concerti.

Il costo dei singoli spettacoli è di 10 euro ciascuno (8 euro i ridotti), l’abbonamento per l’intero Festival è in vendita a 50 euro.
Biglietti e abbonamenti sono prenotabili anche scrivendo a info@echoart.org
26 agosto 2016
Ultimo aggiornamento: 26/08/2016
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