Il Confeugo. Un rito natalizio tutto genovese

Sabato 20 dicembre si ripeterà l’antica tradizione del "confeugo". In origine la cerimonia si teneva la vigilia di Natale per accogliere il nuovo anno, che nel medioevo coincideva con il giorno di Natale. “Ben trovòu Messé ro Duxe”, “Ben vegnùo Messé l’Abbòu”, sarà il saluto fra il presidente dell’associazione A Compagna, Franco Bampi, e il Sindaco Marco Doria

Sindaco Doria e Franco Bampi
La cerimonia quest’anno è dedicata alla Repubblica di Genova ricostituita il 26 aprile 1814, dopo la Repubblica Ligure e il dominio napoleonico.

Un rituale che risale al 1300, quando l’Abate del popolo dava inzio alla cerimonia del Confeugo. Subito furono investiti di tale carica gli Abati delle podesterie del Polcevera, di Voltri e del Bisagno: successivamente l’incarico di occuparsi del Confeugo venne lasciato all’Abate del Bisagno, zona in cui erano presenti due massi vicini e dove iniziava il rito: su uno montava l’Abate del Popolo dell’anno precedente, sull’altro il nuovo Abate, che riceveva dal suo predecessore lo stendardo di San Giorgio, nonchè invocazioni e proteste.

Così nel sabato che precede il Natale, ancora oggi, Genova, ricorda il suo passato, grazie all’Associazione A Compagna, che, in collaborazione con il Cerimoniale del Comune di Genova, propone e organizza questa antica cerimonia, che oggi come allora culmina con l’accensione del ceppo o rami di alloro, nella speranza di una fumata bianca e dritta, segno di buon auspicio per la città. Lo scorso Natale il Sindaco annunciò il rilancio del Premio Paganini, che si svolgerà nel 2015, e la nomina del maestro Fabio Luisi a direttore artistico del premio.

La manifestazione oltre a Genova viene organizzata in molti degli attuali Comuni della Liguria

Il programma della giornata di Sabato:

alle ore 16, dall’area del Mandraccio al Porto Antico partirà il corteo con l’Abate del Popolo e gruppi storici, seguendo il percorso da piazza Caricamento, via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, via Petrarca fino a piazza De Ferrari dove sono previste musiche e danze con il Gruppo Folclorico Città di Genova e l’ esibizione degli sbandieratori dei Sestieri di Lavagna.

Alle ore 17, è previsto l’incontro dell’Abate del popolo (il presidente di A Compagna Franco Bampi) con il Doge (il sindaco Marco Doria) per la tradizionale offerta del Confeugo, lo scambio di saluti: “Bentruvou Messe ro Duxe” “Bentruvou Messe L’Abbou”, e l’accensione di un grande fascio di rametti di alloro. Seguirà nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, la lettura dei mugugni da parte dell’Abate del Popolo al Doge sui problemi insoluti della città, con molte raccomandazioni e l’augurio che ne venga tenuto conto.

La cerimonia continuerà con la performance teatrale: Na primaveia tradia – Zena 1814, a cura del circolo Mario Cappello, su un testo di Piero Campodonico. Regia di Pier Luigi De Fraia, che riporterà il tema a cui è dedicata la giornata ovvero: la Repubblica di Genova 1814.

Seguiranno la fisarmonica di Gialuca Campi Vincitore trofeo mondiale Alcobaça, Canti della tradizione, con il Coro Monti Liguri, M° Enrico Appiani; Ave Maia Zeneize ricordando i 50 anni dalla sua creazione (P. Bozzo – A. Dodero); Danza popolare, con il Gruppo Folclorico Città di Genova. La cerimonia terminerà con l’invito a tutti i presenti, cittadini e autorità, a cantare l’inno dei genovesi Ma se ghe penso.

Presenta il Cintraco Marco Pepè. Infine, alle ore 19.15, spettacolo piro-musicale in piazza della Vittoria, offerti dalla Setti Firework.

Informazioni su: www.visitgenoa.it

19 dicembre 2014
Ultimo aggiornamento: 21/12/2014
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