I disegni di Lele Luzzati colorano Sampierdarena

Inaugurato venerdì 1° luglio il “Luzzati Wall” una maxi installazione di oltre 250 metri quadrati. Quella “Genova verticale” cantata da Giorgio Caproni e tante volte ritratta da Lele Luzzati, rivive in zona San Benigno. L’iniziativa di riqualificazione urbana è stata promossa e coordinata da One srl, azienda italiana leader nelle maxi affissioni di qualità, che ha coinvolto nel progetto il Museo Luzzati. Vicesindaco Stefano Bernini «Un murales che è riuscito a coniugare arte e pubblicità in una realizzazione ad alta visibilità, un segno identitario forte: rappresenta un arrivederci agli automobilisti in uscita da Genova e ha una sua sostenibilità economica»

Un murales ricopre, da venerdì ° luglio, una parete di circa 250 metri quadrati nella zona di San Benigno e rappresenta una delle letture più care a Lele Luzzati: la “Genova verticale”, ispirata ai versi del poeta Giorgio Caproni nella raccolta “Litania”.

L’opera è stata realizzata dall’atelier dello scenografo Elio Sanzogni, che ha operato da un’impalcatura appositamente installata.

Uno spazio decorato in collaborazione con l’Ufficio di Tutela del Paesaggio del Comune di Genova nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione delle storiche zone della città. attraverso forme artistiche innovative.

«Questa opera d’arte è frutto di una collaborazione tra il Comune, un grande sponsor come Latte Tigullio e la società One srl, attiva da anni nella pubblicità di grande prestigio e innovativa nelle principali città italiane - spiega il vicesindaco Stefano Bernini -  Un progetto che coniuga arte e pubblicità, che riqualifica la zona di San Benigno e dà il senso di cosa Genova è diventata in questi anni: una meta importante per il turismno culturale».

La riproduzione dell’opera originale è stata concessa dal Museo Luzzati che, negli affascinanti spazi di Porta Siberia nel Porto Antico di Genova, dal 2001 tutela, diffonde e valorizza l’opera del maestro genovese attraverso mostre, laboratori e altre iniziative culturali rivolte a tutte le generazioni.

Per il direttore del museo Luzzati, Sergio Noberini « il museo di Porta Siberia non vuole essere un luogo chiuso, ma un cantiere aperto sulla città. La ricerca di Emanuele Luzzati ha,infatti, creato un progetto artistico globale che, spesso declinato nella dimensione ambientale di interventi decorativi, del design e delle arti applicate, ancora oggi parla un linguaggio inconfondibile e universale, come una favola».

«Con questa opera di riqualificazione urbana – sottolinea Stefano Bernini – raccogliamo il testimone dell’insegnamento di Lele Luzzati, della sua visione di Genova, portata avanti in questi anni dal museo a lui dedicato. Arte che esce dalle sale dei musei e contamina la città: vogliamo moltiplicare gli spazi urbani dove sia possibile fare arte. In questa direzione va la realizzazione di murales sui piloni che sorreggono la sopraelevata e l’idea di decorare le barriere fonoassorbenti che verranno posizionate sull’autostrada a Prà: opere necessarie, ma che siano anche visivamente accettabili per i cittadini. Il "Luzzati Wall"  è l’esempio di un muro che non divide, ma che veicola bellezza».
4 luglio 2016
Ultimo aggiornamento: 05/07/2016
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