Gli Azzurri tornano al Ferraris con #genovanelcuore

Non solo calcio ma tanta solidarietà per gli orfani e le persone colpite dal disastro del crollo del Ponte Morandi. Lo sport “azzurro” dedica due giornate a Genova per riflettere sulla tragedia. L'amichevole Italia – Ucraina in programma al Ferraris mercoledì 10 ottobre alle ore 20,45

Gli Azzurri in prima fila nello slancio di solidarietà a Genova colpita dal Crollo del Ponte Morandi. Questa mattina a Palazzo Tursi il sindaco Marco Bucci, l'assessore allo sport della Regione Liguria Ilaria Cavo, il consigliere delegato alla sport Stefano Anzalone, il commissario tecnico Roberto Mancini e il direttore generale della Figc Michele Uva, hanno presentato la gara amichevole Italia-Ucraina, che si giocherà allo stadio “Luigi Ferraris” il prossimo mercoledì 10 ottobre alle ore 20,45.

La Federazione italiana gioco calcio ha presentato, oltre alle attività di promozione legate alla gara, le iniziative, decise insieme al comune e alla regione, per portare solidarietà alla popolazione genovese duramente colpita dalla tragedia dello scorso 14 agosto.

La Figc, che offrirà borse di studio per i prossimi tre anni ai nove ragazzi rimasti orfani, ha deciso di invitare i 600 sfollati della "zona rossa"  a vedere la partita. Al 43' del primo tempo la gara si fermerà in ricordo delle 43 vittime del ponte. Gli Azzurri porteremo la scritta "Genova nel Cuore" sulla maglia della Nazionale. Il giorno precedente alla gara cento ragazzi delle scuole coinvolte dal crollo del Ponte assisteranno all' allenamento della Nazionale in esclusiva.

"La presenza della Nazionale a Genova - ha detto il sindaco Marco Bucci - non è solo un motivo di orgoglio per tutta la città, ma è un esempio di solidarietà per chi di più ha sofferto per questa tragedia, a cominciare dagli orfani delle vittime del crollo e dagli sfollati.  Ma è anche un simbolo di come vogliamo tornare a lottare e, come nello sport, tornare a essere primi, proseguendo un cammino importante, che avevamo intrapreso brillantemente prima della tragedia.  Come lottano le squadre, così lottiamo noi, genovesi, per raggiungere il risultato di avere presto un nuovo ponte".

L’assessore regionale allo sport Ilaria Cavo ha ringraziato la nazionale e detto che gli studenti sfollati incontreranno la nazionale prima della partita e ci sarà una visita degli Azzurri alla zona rossa.

"Ho provato tanta tristezza - ha detto il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini - per tutto quello che è accaduto. Quando ho saputo del crollo del Ponte Morandi stentavo a crederlo. A me ha lasciato come tutti i genovesi un vuoto incredibile. Ho vissuto in questa città per 15 anni e sarò passato su quel ponte migliaia di volte. Spero che venga ricostruito al più presto perché la città e la regione lo meritano. Mi auguro che questi due giorni in cui saremo qui possano essere due giorni di festa e di svago per tutti coloro che stanno vivendo questo grande problema. Mi riempie di gioia - ha concluso Mancini - fare qualcosa per Genova".

Nel programma della Figc è previsto, subito dopo l'atterraggio, anche un momento di raccoglimento e riflessione della nazionale sotto al Ponte Morandi. Nel corso della partita, trasmessa da RAI 1, saranno fornite tutte le indicazioni per favorire le donazioni da parte dei telespettatori.

“Lo spirito dei genovesi è forte e abituato a lottare, come dovrà lottare la nostra nazionale per tornale ai livelli che le competono - ha detto il direttore generale della Figc, Michele Uva -. Quello che portiamo a Genova non è il solito format che ci accompagna nelle varie città che ospitano la nazionale. Volevamo fare di più. Per questo abbiamo previsto delle borse di studio per i ragazzi rimasti orfani dopo il dramma del Morandi per le quali non useremo i soldi dell’incasso ma i fondi della Figc. Abbiamo invitato 100 ragazzi sfollati a vedere l’ultimo allenamento prima del match e 600 sfollati sono stati invitati allo stadio per vedere la gara. Giocheremo con una maglia speciale che avrà il simbolo di Genova nel Cuore e al minuto 43 la partita si fermerà per 30 secondi di riflessione”.
5 ottobre 2018
Ultimo aggiornamento: 05/10/2018
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