Gli assessori Fiorini e Oddone rispondono a Sistema Gioco Italia sul gioco d'azzardo

Gli assessori allo Sviluppo Economico Francesco Oddone e alla Legalità e ai Diritti Elena Fiorini prendono posizione sulla nota emessa da “Sistema Gioco Italia” in merito all’invito che la Consulta del Comune di Genova ha rivolto alle società calcistiche cittadine Genoa e Sampdoria sulla questione delle sponsorizzazioni legate al gioco d’azzardo, di cui le stesse usufruiscono.
Gli assessori Oddone e Fiorini definiscono tale nota “particolarmente illuminante relativamente alla linea seguita dalla lobby del gioco d’azzardo”.

“Innanzitutto – dicono gli assessori - si continua a confondere le acque in merito all'effetto del regolamento varato dal Comune nel mese di maggio del 2013, il quale ha certamente avuto l'effetto di non consentire nuove aperture sul territorio cittadino e di mantenere stabile il numero di macchinette slot, ma non ha calato alcuna scure sulle attività esistenti, che sono - e parliamo solo di sale VLT - quasi 70 e non già le 20 indicate nel comunicato stampa di Sistema Gioco Italia.”
“Per questa ragione – proseguono gli assessori - risulta assolutamente risibile e mistificatoria l'affermazione che la nostra politica avrebbe fatto esplodere il gioco online ed addirittura quello illegale. Affermazioni che si commentano da sole e non meriterebbero risposta salvo che per un fatto che riteniamo sorprendente: l'asserzione che a Genova sarebbero attive 25 sale per l'azzardo illegali, in aumento del 25% nel corso dell'ultimo anno (ovviamente per colpa del nostro regolamento...). Ebbene riteniamo che queste informazioni importanti e gravi vadano immediatamente condivise con il Comune, con i Monopoli e soprattutto con la Procura della Repubblica, perché rappresenterebbero allarmanti notizie di reato da rendere pubbliche senza indugi.”
“Indirizzi, nomi e cognomi e altre informazioni utili alla repressione di queste attività criminose – concludono gli assessori Oddone e Fiorini - sono assolutamente necessari quando si fanno accuse di questo tenore e pesantezza: diversamente sorgerebbe il fondato sospetto che si voglia solo fare disinformazione mirata in merito ad un problema socio-economico di enorme portata, su cui Genova si è dimostrata pronta ad agire con audacia ed efficacia a difesa dei suoi cittadini, in particolare dei giovani e dei più deboli.”


11 aprile 2014
Ultimo aggiornamento: 11/04/2014
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