Giunta Comunale: varati contributi sino
a 600 euro mensili per famiglie sgomberate

Per sei mesi aiuti a chi ha dovuto lasciare la casa. Già stanziata una cifra inziale di 187.000. Spese che verranno recuperate quando lo Stato dichiarerà Genova sede di calamità naturale. Chi non ha ancora trovato un alloggio alternativo continuerà a essere ospitato in albergo. Lanciato un appello alla solidarietà per affitti a canone calmierato

Testo Alternativo
Questa mattina la Giunta comunale, su proposta degli assessori alle Politiche sociosanitarie Emanuela Fracassi, ai Lavori Pubblici Gianni Crivello e al bilancio Francesco Miceli, ha adottato alcune misure a favore delle famiglie, circa 50, sgomberate a seguito dei recenti eventi alluvionali del 9 e 10 ottobre.

Gli aiuti consistono in una somma in denaro pari a 600 euro mensili e comunque nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione. Nel caso di una famiglia mononucleare, il contributo è fissato in 300 euro, mentre, nell’eventualità che siano presenti persone portatrici di handicap, ovvero disabili con una percentuale di disabilità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 € mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati, anche oltre il limite massimo di 600 € mensili previsti per il nucleo familiare.

Il contributo viene erogato a rate periodiche:
- a seguito di presentazione della domanda da parte dei nuclei il cui rientro a casa non possa avvenire prima di un mese;
-  per la durata di sei mesi, fatta salva la revoca dell’ordinanza di sgombero con la conseguente possibilità di rientro nel proprio alloggio prima di tale termine.

L’Amministrazione ha anche studiato una alternativa ai contributi in denaro, che consiste nel mettere a disposizione, a chi ne farà richiesta, di alcuni alloggi di civica proprietà destinabili a progetti sociali e di emergenza abitativa ubicati sul territorio cittadino. Chi ha trovato sistemazione in albergo, potrà continuare a soggiornarvi a meno che non vengano individuate, da parte dell'Amministrazione, soluzioni meno onerose, come miniappartamenti, residence, eccetera, comunque in grado di garantire una buona qualità della vita.

La Giunta, in questo frangente di estrema emergenza, ha invitato i proprietari di seconde case, Enti religiosi, soggetti del terzo settore, albergatori, a mettere a disposizione delle famiglie alluvionate, alloggi a canone calmierato.  A questo scopo si potrà prendere contatto con l’Agenzia sociale per la casa.

Tutte misure, a partire dall’anticipazione dei contributi, che verranno attivate dalla Direzione Politiche della Casa. Ogni riferimento verrà pubblicato sulla pagina web del Comune. Sono allo studio provvedimenti di agevolazioni tributarie per i proprietari di alloggi oggetto di ordinanza di sgombero, che ivi non abbiano la residenza propria o del proprio nucleo familiare.
27 ottobre 2014
Ultimo aggiornamento: 31/10/2014
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