L’assessore alle Pari opportunità e diritti Arianna Viscogliosi, il pluripremiato regista Pupi Avati, insegnanti e dirigenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Genova si sono ritrovati questo pomeriggio nell’auditorium “Eugenio Montale” del teatro Carlo Felice per confrontarsi e riflettere insieme sulla disabilità.
Lo spunto per riprendere ed approfondire un tema così delicato è stato offerto dalla proiezione del film tv “Il fulgore di Dony” che l’artista bolognese, nell’anno del suo ottantesimo compleanno e dei suoi cinquant’anni di carriera, ha offerto alla nostra città per raccontare questo argomento di difficile elaborazione, soprattutto tra i più giovani.
«Ringraziamo Pupi Avati per essere venuto a Genova a celebrare con noi, attraverso l'arte, la Giornata Internazionale della Disabilità ed averci reso possibile l’adozione del suo film favorendo un’occasione di profonda riflessione sul tema - dichiara l’assessore Arianna Viscogliosi -. La nostra Amministrazione intende promuovere una cultura dell’accoglienza e dell'accessibilità a 360 gradi, per questo ci impegneremo a rendere la nostra città più inclusiva e fruibile sia sul piano dei servizi offerti sia dal punto di vista culturale».
«Il tema dell’inclusione sta diventando sempre più importante e oggi cercare di affrontarlo al meglio è fondamentale», aggiunge Pupi Avati, che poi prosegue: «La felicità sta nel fare felice il prossimo. Anch’io, nonostante l’età, ne sono egoisticamente alla ricerca. La pretendo. Perché chi non vuole essere felice non riesce neanche a trasmettere felicità agli altri: cercarla è essenziale anche se non si riesce ad ottenerla».
La pellicola più recente di Avati racconta la vicenda di Donata “Dony”, adolescente liceale che s’invaghisce di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Ma, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e i preconcetti dei propri genitori, dei propri amici e di coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti.
L’evento di oggi è solo l’ultimo, in ordine di tempo, fra quelli organizzati e patrocinati dall’amministrazione comunale a favore dei percorsi di inclusione: un’attenzione che sin dai primi mesi di lavoro aveva portato all’istituzione della figura di garanzia del disability manager, ruolo ricoperto da Cristina Bellingeri.
“Genova, la scuola, i percorsi d’inclusione” è il sottotitolo dell’iniziativa scelto dall’Istituto comprensivo Quinto-Nervi, promotore dell’iniziativa in collaborazione con il Comune di Genova - attraverso l’assessorato al Personale, Pari opportunità e diritti e l’assessorato alle Politiche educative e dell’istruzione e alle Politiche socio-sanitarie - e con l’Ufficio Scolastico Regionale. Il progetto è nato grazie all’incontro e al confronto tra Pupi Avati, lo psichiatra-psicoterapeuta Vittorio Uva e, per l’Istituto Comprensivo Quinto-Nervi, il dirigente Marzio Angiolani e i professori Gabriella Mezzasalma e Stefano Ratto.
L’appuntamento di oggi offrirà spunti per sviluppare successivamente in classe piani didattici specifici sul tema della diversità. Il materiale informativo e didattico è stato curato da Maria Francesca Genovese, Marzio Angiolani e Stefano Ratto e verrà distribuito ad ogni istituto di Genova per favorirne la diffusione e la fruizione con gli studenti.
Lo spunto per riprendere ed approfondire un tema così delicato è stato offerto dalla proiezione del film tv “Il fulgore di Dony” che l’artista bolognese, nell’anno del suo ottantesimo compleanno e dei suoi cinquant’anni di carriera, ha offerto alla nostra città per raccontare questo argomento di difficile elaborazione, soprattutto tra i più giovani.
«Ringraziamo Pupi Avati per essere venuto a Genova a celebrare con noi, attraverso l'arte, la Giornata Internazionale della Disabilità ed averci reso possibile l’adozione del suo film favorendo un’occasione di profonda riflessione sul tema - dichiara l’assessore Arianna Viscogliosi -. La nostra Amministrazione intende promuovere una cultura dell’accoglienza e dell'accessibilità a 360 gradi, per questo ci impegneremo a rendere la nostra città più inclusiva e fruibile sia sul piano dei servizi offerti sia dal punto di vista culturale».
«Il tema dell’inclusione sta diventando sempre più importante e oggi cercare di affrontarlo al meglio è fondamentale», aggiunge Pupi Avati, che poi prosegue: «La felicità sta nel fare felice il prossimo. Anch’io, nonostante l’età, ne sono egoisticamente alla ricerca. La pretendo. Perché chi non vuole essere felice non riesce neanche a trasmettere felicità agli altri: cercarla è essenziale anche se non si riesce ad ottenerla».
La pellicola più recente di Avati racconta la vicenda di Donata “Dony”, adolescente liceale che s’invaghisce di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Ma, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e i preconcetti dei propri genitori, dei propri amici e di coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti.
L’evento di oggi è solo l’ultimo, in ordine di tempo, fra quelli organizzati e patrocinati dall’amministrazione comunale a favore dei percorsi di inclusione: un’attenzione che sin dai primi mesi di lavoro aveva portato all’istituzione della figura di garanzia del disability manager, ruolo ricoperto da Cristina Bellingeri.
“Genova, la scuola, i percorsi d’inclusione” è il sottotitolo dell’iniziativa scelto dall’Istituto comprensivo Quinto-Nervi, promotore dell’iniziativa in collaborazione con il Comune di Genova - attraverso l’assessorato al Personale, Pari opportunità e diritti e l’assessorato alle Politiche educative e dell’istruzione e alle Politiche socio-sanitarie - e con l’Ufficio Scolastico Regionale. Il progetto è nato grazie all’incontro e al confronto tra Pupi Avati, lo psichiatra-psicoterapeuta Vittorio Uva e, per l’Istituto Comprensivo Quinto-Nervi, il dirigente Marzio Angiolani e i professori Gabriella Mezzasalma e Stefano Ratto.
L’appuntamento di oggi offrirà spunti per sviluppare successivamente in classe piani didattici specifici sul tema della diversità. Il materiale informativo e didattico è stato curato da Maria Francesca Genovese, Marzio Angiolani e Stefano Ratto e verrà distribuito ad ogni istituto di Genova per favorirne la diffusione e la fruizione con gli studenti.
