Dal 9 al 15 ottobre Genova sarà la capitale dei Giochi Paralimpici Europei Giovanili. Ad una settimana dalla presentazione ufficiale, in una sorta di continuum ideale, martedì 11 aprile, al Matitone, presso gli uffici del Vice Sindaco Stefano Bernini, è stato siglato un importante Protocollo di intesa che avvia un percorso di grande rilevanza sia per il mondo dello sport sia per la cittadinanza che beneficerà di un impianto inclusivo esemplare.
Infatti, in collaborazione con la FIDAL nazionale, il Comitato Paralimpico Ligure e la s.s.a.r.l. Quadrifoglio, il Comune di Genova apre un tavolo di lavoro operativo, che porterà, grazie a un percorso partecipato, alla trasformazione dell’impianto cittadino di Atletica leggera di “Villa Gentile” in uno dei primi impianti, CERTIFICATI INCLUSIVI, da parte della Federazione di Atletica Leggera.
Un vero esempio di buona pratica, che indica la capacità di cogliere, anche nello sport e nel suo ruolo pianificatorio e di gestione della città, il valore educativo e di crescita sostenibile ed inclusiva di cui l’Amministrazione di Genova ha scelto di essere una testimonianza.
E’ presente a Genova per l’occasione il presidente della FIDAL nazionale Alfio Giomi, che ha sposato da subito l’idea di dar vita ad un modello, dimostrativo e trasferibile, di impianto adatto ad attività per il mondo della disabilità. Nel suo intervento ha ricordato come la collaborazione tra FIDAL e FISPES è stata uno dei primi obiettivi strategici perseguiti dalla Federazione, con accordi tra le due Federazioni proprio nella direzione della collaborazione e integrazione.
Oltre ad Alfio Giomi il protocollo è stato sottoscritto dal presidente del CIP Liguria, Gaetano Cuozzo, e dal presidente della QUADRIFOGLIO s.s.a.r.l. Lanfranco Marasso, gestore dell’impianto comunale.
«Questo tavolo di lavoro che si sta costituendo oggi con la firma di questo protocollo - ha commentato Gaetano Cuozzo - è un nuovo passo in avanti a favore dell’inclusione nello sport. Rappresenta, come meglio non si potrebbe, il ruolo educativo e formativo che esso ha per le giovani generazioni ed è una ideale vittoria di tutto il lavoro che il Comitato sta svolgendo da anni».
Grande soddisfazione è stata espressa dal gestore dell'impianto comunale, Lafranco Marasso: «ci tengo a sottolineare la sensibilità che da sempre la società di gestione ha avuto nei confronti della disabilità e penso che un impianto certificato inclusivo sia un vero fiore all’occhiello per la città, oltre a segnare un cambiamento nella visione strategica e progettuale del sistema impianti sportivi».
Infatti, in collaborazione con la FIDAL nazionale, il Comitato Paralimpico Ligure e la s.s.a.r.l. Quadrifoglio, il Comune di Genova apre un tavolo di lavoro operativo, che porterà, grazie a un percorso partecipato, alla trasformazione dell’impianto cittadino di Atletica leggera di “Villa Gentile” in uno dei primi impianti, CERTIFICATI INCLUSIVI, da parte della Federazione di Atletica Leggera.
Un vero esempio di buona pratica, che indica la capacità di cogliere, anche nello sport e nel suo ruolo pianificatorio e di gestione della città, il valore educativo e di crescita sostenibile ed inclusiva di cui l’Amministrazione di Genova ha scelto di essere una testimonianza.
E’ presente a Genova per l’occasione il presidente della FIDAL nazionale Alfio Giomi, che ha sposato da subito l’idea di dar vita ad un modello, dimostrativo e trasferibile, di impianto adatto ad attività per il mondo della disabilità. Nel suo intervento ha ricordato come la collaborazione tra FIDAL e FISPES è stata uno dei primi obiettivi strategici perseguiti dalla Federazione, con accordi tra le due Federazioni proprio nella direzione della collaborazione e integrazione.
Oltre ad Alfio Giomi il protocollo è stato sottoscritto dal presidente del CIP Liguria, Gaetano Cuozzo, e dal presidente della QUADRIFOGLIO s.s.a.r.l. Lanfranco Marasso, gestore dell’impianto comunale.
«Questo tavolo di lavoro che si sta costituendo oggi con la firma di questo protocollo - ha commentato Gaetano Cuozzo - è un nuovo passo in avanti a favore dell’inclusione nello sport. Rappresenta, come meglio non si potrebbe, il ruolo educativo e formativo che esso ha per le giovani generazioni ed è una ideale vittoria di tutto il lavoro che il Comitato sta svolgendo da anni».
Grande soddisfazione è stata espressa dal gestore dell'impianto comunale, Lafranco Marasso: «ci tengo a sottolineare la sensibilità che da sempre la società di gestione ha avuto nei confronti della disabilità e penso che un impianto certificato inclusivo sia un vero fiore all’occhiello per la città, oltre a segnare un cambiamento nella visione strategica e progettuale del sistema impianti sportivi».
