Altre domande e risposte - Azzardo

1) COSA E' IL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO?

Il GAP (Gioco d’ Azzardo Patologico) è una patologia riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità ed è inserito nella quarta e quinta edizione (pubblicata negli USA nel maggio 2013 e in Italia nel 2014) del DSM (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali). Il DSM IV ha definito il GAP come un "comportamento persistente, ricorrente di gioco che coinvolge gli aspetti della vita personale, familiare e lavorativa del soggetto”. Il GAP può essere definito una "dipendenza senza sostanza" che in alcuni casi si accompagna all'uso di sostanze stupefacenti e/o di alcol, a problemi nella sfera emotiva-affettiva-sessuale o a disturbi da deficit dell'attenzione con iperattività. Inoltre i giocatori possono essere a rischio di sviluppare condizioni mediche generali correlate allo stress come: ipertensione e patologie psicosomatiche. 
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2) QUALI SONO I SINTOMI CHE CONSENTONO D’INDIVIDUARE UNA DIPENDENZA DAL GIOCO?

Il soggetto deve presentare almeno cinque di questi sintomi:
  1. È eccessivamente assorbito dal gioco d'azzardo (per esempio, il soggetto è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a valutare o pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare i modi per procurarsi denaro con cui giocare)
  2. Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato
  3. Ha ripetutamente tentato di ridurre, controllare o interrompere il gioco d'azzardo, ma senza successo
  4. È irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo
  5. Gioca d'azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico (per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)
  6. Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora (rincorrendo le proprie perdite)
  7. Mente ai membri della propria famiglia, al terapeuta o ad altri per occultare l'entità del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo
  8. Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per  finanziare il gioco d'azzardo
  9. Ha messo a repentaglio o perso una relazione sentimentale significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d'azzardo
  10. Fa affidamento sugli altri per reperire il denaro per alleviare una situazione economica disperata causata dal gioco.

3) ESISTONO GIOCHI PIU’ INNOCUI DI ALTRI?

Non esiste un gioco che può provocare più dipendenza di un altro. Tutto dipende dalla personalità del soggetto. Alcune persone sono maggiormente attratte dagli stimoli sensoriali e quindi da giochi elettronici come le Video Lottery, altri dall’idea di poter dimostrare la propria abilità e quindi saranno maggiormente tentati dai giochi di carte o dalle scommesse sportive; altri sono attratti dalla possibilità di “fare soldi facili” con investimenti ad alto rischio (trading). Molti giocatori non si limitano ad una sola tipologia di gioco. Alcuni studi hanno dimostrato che tra i giochi preferiti dai soggetti patologici vi sono le scommesse sportive, le slot machines e i giochi con le carte.
 

4) SI PUO’ CONTROLLARE L’ESITO DEL GIOCO?

No. Il giocatore patologico è convinto di poter controllare l’esito del gioco, e quindi “far soldi” attraverso l’elaborazione di strategie. Ma questo non è possibile.

5) QUALI CONSEGUENZE PUO' PROVOCARE IL GIOCO COMPULSIVO?

Il gioco crea problemi in tutti gli ambiti della vita personale e sociale. La vita familiare e sociale del giocatore compulsivo subisce un progressivo deterioramento. Per poter continuare a giocare infatti, il giocatore ha bisogno di quantitativi di denaro sempre maggiori e per questo può arrivare a dedicarsi ad attività illecite nel tentativo di limitare le conseguenze economiche dovute alle perdite di gioco. Il 36% dei giocatori in trattamento hanno commesso reati legati al gioco. Spesso l’associazione con uso di sostanze stupefacenti e/o alcol complica ulteriormente la situazione. Se non riesce a giocare, il giocatore diventa irritabile. L’ossessione del gioco lo porta a trascurare i suoi interessi, la famiglia, le amicizie e a perseverare nel gioco nonostante si renda conto di tutte le conseguenze negative che ciò comporta. Non è solo un problema di soldi. Il gioco diventa problematico quando incide negativamente in ogni ambito della vita di una persona. Anche risolvendo i problemi economici, l’ossessione rimane. In casi estremi, si può arrivare alla rovina finanziaria, problemi legali, distruzione di famiglie e carriere professionali e persino al suicidio.
Diversi studi hanno evidenziato nei giocatori patologici un’elevata incidenza di casi di alcolismo, depressione, disordini di personalità anti-sociali, instabilità dell’umore e altri disturbi psico- somatici. A volte queste problematiche possono precedere lo sviluppo del Gioco d’Azzardo Patologico, ma spesso sono conseguenze della sindrome stessa. Per questo è importante che uno specialista valuti la situazione per impostare in modo corretto l’intervento necessario.

6) IL GIOCO D’AZZARDO È VIETATO AI MINORENNI?

Il gioco d’azzardo è una attività rischiosa e pertanto i minorenni ne devono essere protetti. E’
fondamentale trasmettere ai bambini e agli adolescenti le informazioni sui pericoli del gioco
d’azzardo e sui danni che da questo possono derivare. Le ricerche dimostrano che quanto prima
si inizia a giocare tanto più elevate sono le probabilità di sviluppare problemi di dipendenza dal
gioco stesso.

7) QUALI MOTIVAZIONI SPINGONO LE PERSONE VERSO IL GIOCO D’AZZARDO?

Le persone possono giocare d’azzardo per motivazioni diverse. Quella più innocua è quella di tentare la fortuna una volta ogni tanto. Chi ha problemi legati all’ Azzardo riferisce di giocare sistematicamente per sfuggire ai problemi, per stare meglio, per sentirsi vivo. Queste motivazioni devono far sospettare la presenza della patologia. Chi compra il biglietto della lotteria una volta l’anno e magari si dimentica di controllare se ha vinto non è certo un giocatore!
Ultimo aggiornamento: 09/04/2015
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