Eco-reati, un convegno a Tursi su cosa dice la nuova legge 

Inquinare è diventato un reato da Codice Penale. Un "delitto" contro la natura e la sua bellezza. Ci sono voluti 21 anni a Legambiente per vedere entrare finalmente la parola ambiente nel nostro ordinamento. L'assessore Porcile: esiste ormai da tempo, oltre all'azione giudiziaria, un impegno costante della politica, della scuola e di tutte le filiere che incidono sugli ecosistemi, per educare al rispetto dell'ambiente, un cambiamento culturale e di civiltà importante

Testo Alternativo
Il tempo delle sole multe per i danni gravi contro l'ambiente è finito. Questo è l'intendimento della legge sugli eco-reati approvata nel maggio del 2015. Sono ormai alle spalle le sentenze che, ricordando un paradosso più volte utilizzato, sanzionavano più l'insignificante furto di una mela al supermercato di un grave reato di inquinamento.

Questa nuova legge è stata presentata ieri, mercoledì 10 febbraio, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi da Legambiente Liguria, in collaborazione con Amiu e col patrocinio di Ministero dell'Ambiente, Comune di Genova, Federazione Italiana Media Ambientali, La Nuova Ecologia TV.

L'evento, dopo i saluti istituzionali di  Italo Porcile, assessore all’ambiente del Comune di Genova, Sergio Merlo, presidente della corte penale del tribunale di Genova e Alessandro Vaccaro, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Genova, ha visto la partecipazione di diversi relatori tra cui il direttore nazionale di Legambiente Stefano Ciafani;  Alberto Zolezzi, deputato e membro della commissione parlamentare inchiesta attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti; Franco Bonechi, comandante provinciale del Corpo Forestale di La Spezia; Tiziana Pollero, ARPAL gruppo di lavoro sistema agenziale sugli eco-reati; Vito Monetti, ex procuratore generale presso la Corte di Appello di Genova; Stefano Bigliazzi, centro azione giuridica Legambiente, con introduzione e conclusioni di Marco Castagna, presidente di Amiu, e di Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria. Moderatore Marco Fratoddi, direttore responsabile Nuova Ecologia.

Ci sono voluti 21 anni a Legambiente per vedere entrare finalmente la parola ambiente nel nostro ordinamento e, i principali reati a suo danno, fino a ieri considerati contravvenzionali, e quindi di serie B, d’ora in poi saranno considerati veri e propri delitti.

Ecco le pene previste per quelli più gravi: inquinamento ambientale (reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 100.000 euro); disastro ambientale- alterazione irreversibile dell'eco-sistema (reclusione da 5 a 15 anni); traffico e abbandono di materiale radioattivo (reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 50.000 euro); impedimento di controllo (reclusione da 6 mesi a 3 anni).

A fare gli onori di casa, l'assessore all'ambiente del Comune di Genova Italo Porcile: " E' importante - ha detto l'assessore - che anche a Genova si apra un dibattito pubblico di livello per capire quali ricadute queste nuove norme possono avere in termini di bonifica del territorio. Anche la Liguria, purtroppo, non è esente da fenomeni di eco-reati, come del resto tutto il territorio nazionale. Ma esiste ormai da tempo, oltre all'azione giudiziaria, un impegno costante della politica, della scuola e di tutte le filiere che incidono sugli ecosistemi, per educare al rispetto dell'ambiente, un cambiamento culturale e di civiltà importante".

L’assessore si riferiva al censimento del rapporto Ecomafia di Legambiente, in cui la Liguria risulta la regione più colpita del Nord dall’assalto delle ecomafie con 1.526 infrazioni accertate dalle forze dell’ordine, 1.704 denunce, 8 arresti e 217 sequestri effettuati. Numeri che piazzano la regione all’ottavo posto in Italia.

“La nuova legge stabilisce che l’ambiente - ha detto il presidente di AMIU Marco Castagna -  è un bene esauribile da tutelare ma è anche strumento di sviluppo economico sostenibile e sostegno ad una economia pulita e leale, e come tale deve essere posto al centro delle strategie di sviluppo delle aziende in maniera nuova; tutto questo presuppone una vera e propria rivoluzione culturale che il sistema delle imprese deve compiere rapidamente”.

La riforma, frutto di un percorso tortuoso, lungo e faticoso, non è perfetta ma costituisce un ottimo punto di partenza.
“La nuova legge sugli eco-reati -  ha dichiarato Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - sarà certamente uno strumento utile ed efficace per tutelare l’ambiente, i cittadini e la loro salute ma anche per far emergere quell’imprenditoria sana, rispettosa della legge e della legalità. Per la nostra regione la relazione della commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti presentata la settimana scorsa ha dimostrato quanto siano torbidi gli interessi esistenti e presenti sul nostro territorio e la necessità, anche per le forze dell’ordine, di essere dotati di strumenti amministrativi che favoriscano le indagini e l’affermazione di una eco-giustizia.”
11 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento: 11/02/2016
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