Dedicata a Don Andrea Gallo
la piazza dell'ex Ghetto di Prè

Prima piazza dedicata al "prete degli ultimi". Tra via Lomellini e la Nunziata.  Presenti il sindaco Marco Doria, il vice presidente della Regione Claudio Montaldo, il presidente del municipio centro est Simone Leoncini e la Comunità di San Benedetto. Serata di festeggiamenti in tutto il centro cittadino.

Testo Alternativo
C'era una volta una piazza senza nome. Nel cuore del centro storico, la piazza degli ultimi, gli invisibili, gli esclusi. Da stasera ha un nome, dedicata a chi insegnava la strada giusta per continuare a credere in sé stessi e a non lasciarsi andare mai: don Gallo.

E' la prima piazza dedicata ufficialmente al prete degli ultimi, come amava sentirsi definire don Andrea Gallo, la piazza dell'ex Ghetto di Prè, nel cuore del centro storico tra via Lomellini e la Nunziata. In quei carruggi don Gallo ha predicato l'inclusione e l'accoglienza, esortato tutti ad aprire le porte e a non fare discriminazioni a nessuno, a partire dai transessuali, le princese, che lì vivono e che Don Gallo voleva sempre accanto a sé, nella grande famiglia che aveva raccolto e organizzato nella Comunità di San Benedetto.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco Marco Doria, gli assessori Elena Forini, Carla Sibilla e Pino Boero, il vicepresidente della Regione Claudio Montaldo, Dori Ghezzi e Simone Leoncini, presidente del Municipio centro est dove è nata la proposta dell’intitolazione, accolta dal sindaco Doria e dal presidente Leoncini e realizzata dall’assessore Elena Fiorini, delegata ai servizi civici e alla toponomastica. L’assessore Fiorini ha ricordato la motivazione di tale scelta: “Una figura umana, culturale e religiosa di rilievo nazionale che ha saputo interpretare lo spirito solidale della città, impegnandosi sempre accanto agli ultimi”.

"Dedichiamo una piazza a una persona che amava Genova, amava il centro storico e i suoi abitanti, guardando con grande umanità a tutte le storie personali - ha sottolineato il sindaco - un'occasione per far conoscere ancora di più una piazza dei genovesi. Questa piazza è dei genovesi. Gli immigrati che vivono in questa zona sono genovesi".

Il parlamentare Stefano Quaranta ha letto un caloroso messaggio della presidente della Camera Laura Boldrini.

Il vicepresidente della Regione, Claudio Montaldo, ha ricordato "il prete di strada" così: "Don Andrea oggi avrebbe cominciato il suo discorso ricordando la tragedia dei bambini che stanno morendo sotto le bombe a Gaza. Io lo voglio ricordare con questo pensiero".

"E' simbolico che una piazza che per tanti anni è stata senza nome - ha dichiarato il presidente del Municipio centro est Simone Leoncini – frequentata dagli ultimi, così tanto amata da Don Gallo, sia a lui dedicata. Pensiamo che questa piazza possa diventare un polo d'attrazione, e deve diventare un fiore all'occhiello per la Genova un po' sommersa ancora da scoprire".

"Siamo molto soddisfatti che finalmente sia arrivato questo momento - dichiara Domenico Chionetti, della Comunità di San Benedetto - da oltre quattro anni lavoriamo insieme a tante altre associazioni e al Comune di Genova per cercare di riqualificare questa zona". L'intitolazione della piazza è avvenuta nel giorno in cui don Gallo avrebbe compiuto 86 anni.

La cerimonia di intitolazione della piazza è stata preceduta da una messa. Il momento della comunione è stato accompagnato dalle note di Fabrizio De Andrè e poco dopo è stata Dori Ghezzi a ricordare l'amicizia con don Gallo.

Sulle due targhe comparse sulla piazza al nome di don Andrea Gallo è aggiunta una sola qualifica, l'unica che avrebbe accettato: prete di strada.
18 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 19/07/2014
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