Consiglio Comunale
seduta del 1 ottobre

Domande a risposta immediata: nessun disservizio per i bambini disabili nelle scuole comunali; ex Centrale del Latte: prosegue la trattativa per favorire il reimpiego dei lavoratori; via Bertani: asfaltatura parziale per non danneggiare le alberature.; pulitura dei torrenti: sì alle segnalazioni dei cittadini e dei comitati. Doria: il governo pronunci una parola chiara sul futuro di Ansaldo

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Gian Piero Pastorino (Sel) chiede notizie in merito alla carenza di operatori socio sanitari nelle scuole, fatto che avrebbe indotto alcune direzioni a disincentivare apertamente e illegalmente la frequenza scolastica degli studenti disabili.
Risponde l’assessore Pino Boero: le scuole interessate sono una elementare e una media: si è trattato di situazioni problematiche temporanee che dovrebbero essere state risolte. L’impegno dell’amministrazione, che non è direttamente coinvolta, è teso verificare le condizioni di conduzione del rapporto con la Consulta dell’Handicap.

La situazione dei lavoratori della Centrale del Latte è l’argomento proposto da Gianpaolo Malatesta (Pd).
Risponde l’assessore Francesco Oddone: per i lavoratori era previsto un anno di cassa integrazione, con la possibilità di rinnovo per un secondo anno nel caso si fosse raggiunto il 30% di reimpiego dei lavoratori espulsi da Lactalis. Cosa che è puntualmente avvenuta. La giunta ribadisce la propria volontà a non cambiare la destinazione d'uso dell'area, che deve restare produttiva e non diventare commerciale, come invece proposto da Lactalis per la realizzazione di un nuovo centro commerciale. Il Comune sta lavorando molto sulla questione, anche grazie alla collaborazione di Confindustria Genova, che la scorsa settimana ha intavolato una trattativa con la proprietà di Lactalis per l'acquisto dell'area, ferma restando la destinazione produttiva.

Matteo Campora (Pdl) solleva il problema del decoro urbano, in particolare della rimozione dei cassonetti Amiu in via XX Settembre in prossimità del Ponte Monumentale, lato destro a salire.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: negli ultimi tempi, il posizionamento dei cassonetti in via XX Settembre è mutato per cercare di migliorare il decoro della strada. La  questione cassonetti sotto il Ponte Monumentale è un problema di cui Amiu e ufficio mobilità si stanno occupando, su richiesta del Civ. Sono allo studio ipotesi di collocazione alternativa; l’unico punto possibile è la strada che porta alla Facoltà di Scienze della Formazione, però esistono vincoli da parte della Sovrintendenza in quanto la Facoltà è ospitata in un edificio storico. Se non sarà possibile utilizzare quel tratto di via, si potrebbe attivare un servizio porta a porta nei confronti dei negozianti a piano strada. In questo momento, non è però semplice incrementare i servizi. In ogni caso la situazione è alla nostra attenzione e cercheremo una soluzione, compatibilmente con i vincoli esistenti.

Stefano Balleari (Pdl), invece, presenta un’interrogazione sul rifacimento del manto stradale di via Bertani.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: le radici che fuoriescono dal manto stradale provocano non pochi problemi; occorre quindi capire come intervenire senza danneggiare le alberature ma garantendo un intervento adeguato sull’asfaltatura. Mi impegno ad effettuare personalmente un sopralluogo.

Il piano della pulitura dei greti dei torrenti e dei rivi, è il tema dell’ultimo articolo 54, a presentarlo sono Lilli Lauro e Guido Grillo (entrambi Pdl).
Risponde ancora l’assessore Gianni Crivello: i Municipi Medio Ponente e Valbisagno si stanno attrezzando per intervenire adeguatamente. Noi stiamo lavorando con l’Università e abbiamo incontrato la Protezione Civile nazionale, presto socializzeremo il lavoro svolto anche sul piani delle emergenze. A Genova abbiamo 50 chilometri di rivi, per i quali  possiamo garantire una ricognizione manutentiva. La situazione è quindi monitorata, specialmente nelle zone più urbanizzate, con priorità per le realtà più esondabili e tenendo conto dello stato della vegetazione.

Il question time si conclude con un articolo 55 sulla situazione aziendale di Finmeccanica, con particolare riferimento ad Ansaldo Energia.
Intervento del sindaco Marco Doria:
Il sindaco ha aperto il suo intervento ricordando che il consiglio comunale ha più volte affrontato la vicenda Ansaldo. Si è sempre trattato di discussioni e pronunciamenti, pressoché unanimi, condotte con serietà, sono stati momenti alti in difesa di aziende strategiche per il Paese. "Non ritengo - ha detto il sindaco - che ci sia un'unica forma per manifestare la difesa di queste aziende, a volte si tratta di scendere in piazza con i lavoratori, altre volte del pronunciamento delle istituzioni".
Doria ha ricordato gli ultimi sviluppi della questione, succedutisi in modo molto rapido, dalla proclamazione di uno sciopero contro la cessione dell'azienda a gruppi stranieri e per sollecitare una convocazione dei sindacati da parte del governo, fino all'incontro programmato per oggi e alla successiva crisi di governo, non priva di effetti negativi in questo ambito.
Il potere di scelta sul destino di Finmeccanica e di Ansaldo non è delle istituzioni locali ma del management di Finmeccanica e dell'azionista pubblico, quindi del governo. Senza l'avallo del governo, in particolare del Tesoro, non sarebbe possibile cedere le aziende. Con il management abbiamo parlato più volte e con i governi abbiamo cercato ripetutamente una interlocuzione. Il precedente esecutivo Monti non si era espresso sul tema sul quale invece aveva mantenuto un colpevole silenzio. Dai ministri competenti dell'attuale governo abbiamo invece ascoltato dichiarazioni diverse da quelle ascoltate in precedenza.
Per parte nostra, riteniamo che si debba fare di tutto e di più per salvaguardare una forte presenza dell'industria manifatturiera, che oggi deve riguardare appunto i settori di alta e medio-alta tecnologia e capacità creativa. A Genova abbiamo aziende di prim'ordine come Ansaldo Energia, Ansaldo Sts, Selex Es. Tutte fanno capo a Finmeccanica.
Per questo, ciò che decide il governo al riguardo è fondamentale.
Il management sostiene che il perimetro produttivo del gruppo è troppo ampio e diversificato per sviluppare tutti i comparti. Non vogliamo banalizzare problemi complessi, ma riteniamo che non sia scelta saggia baricentrare la presenza di Finmeccanica nel solo settore militare, prescindendo dalle produzioni civili di elevata tecnologia e strategiche per la politica industriale dell'Italia. Si devono attivare tutti gli strumenti, tra cui l'intervento della Cassa depositi e prestiti, per mantenere il controllo di queste aziende, non cedendole a gruppi stranieri. Non per una logica nazionalista, ma perché si tratta di produzioni indispensabili ad una politica industriale che è assolutamente necessaria.
Per Genova e per il Paese la difesa di queste aziende significa inoltre garantire la possibilità di interdipendenza tra attività produttiva e attività di ricerca.

E’ poi la volta di due ordini del giorno “fuori sacco”.

Il primo, firmato dai consiglieri Anzalone, Baroni, E. Musso, V. Musso e Salemi, impegna il sindaco e la giunta ad avviare immediatamente le necessarie azioni per promuovere una conferenza di servizi sulla realizzazione delle opere propedeutiche alla cantierizzazione della gronda di ponente.
Il documento viene giudicato inammissibile e, pertanto, non viene votato.

Il secondo “fuori sacco”, presentato da tutti i gruppi consiliari, impegna il sindaco e la giunta a partecipare attivamente alla campagna internazionale per il riconoscimento dei diritti umani.
Il documento viene approvato all’unanimità con 31 voti a favore.

Si passa poi alla discussione degli argomenti all’ordine del giorno.


Al primo punto una delibera sul decreto del Presidente della Repubblica 383/94, decreto del Presidente della Repubblica 616/77 (art. 81). Procedura Intesa Stato – Regione per l’approvazione del progetto definitivo del 1° lotto dei lavori per la realizzazione della galleria scolmatrice del torrente Bisagno a servizio dei torrenti Fereggiano, Noce e Rovare. Intervento compreso nel contratto di valorizzazione urbana “Genova – Val Bisagno” nell’ambito del Piano Nazionale per le Città,  legge 187/2012.
Presa d’atto delle osservazioni pervenute e approvazione delle controdeduzioni.
           Approvazione delle varianti urbanistiche al Piano Urbanistico Comunale vigente e adottato comportanti apposizione del vincolo preordinato agli espropri necessari per l’esecuzione delle opere ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 327/2001, nonché dichiarazione di pubblica utilità delle opere ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 327/2001.
Parere del Comune di Genova sul progetto definitivo del 1° lotto dei lavori.
La delibera viene approvata con 30 voti a favore, 1 contrario (Bruno – Fds) e 5
astenuti M5S). L’immediata eseguibilità viene concessa con voto unanime.


Ancora una delibera sull’approvazione in ordine alla cessione a fini transattivi di terreni di civica proprietà siti in via Erze, nei pressi dei civici 5 e 6, a Genova Sant’Ilario, in luogo dei lavori ordinati al Comune dal Tribunale di Genova nel contenzioso Zallio/Comune di Genova a definizione della vertenza
Anche questa pratica viene approvata con 20 voti favorevoli, 10 astenuti (opposizione) e 5 contrari (M5S). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità.

E’ la volta della mozione presentata da Lilli Lauro, sulla gestione dell’aeroporto Cristoforo Colombo.  Risponde il sindaco Marco Doria: i competenti uffici di Aeroporto ci hanno informato che, durante la sospensione notturna del nostro scalo, il servizio è garantito con gli stessi standard di sicurezza da Enav Linate, quindi la sospensione del servizio non ha ripercussioni sulla sicurezza notturna del nostro scalo. Il Comune, che non ha competenza diretta su Aeroporto, può promuovere azioni con tour operator per incentivare il traffico aereo su Genova. Ciò è stato fatto, tra l’altro, con Turkish Airlines e con altre aviolinee estere, promuovendo un’immagine forte della città e attirando passeggeri verso Genova. In ogni caso, l’operatività dello scalo dipende in larghissima misura dall’andamento dell’economia genovese, in quanto si collega a progetti in corso nella nostra città, per esempio Erzelli.
Si è poi deciso di ritirare la mozione.


I lavori si concludono con l’interpellanza presentata da Francesco De Benedictis sui danni causati dal maltempo e interventi per la sicurezza delle aree interessate,
Risponde l’assessore Gianni Crivello: per le caditoie sono stati stanziati 250 mila euro sui 9 Municipi. Insieme ai presidenti, stiamo programmando gli interventi da realizzare, in alcune realtà sostituiremo le caditoie. Sempre con i Municipi abbiamo avviato un monitoraggio sul territorio per tenere sotto controllo muri e frane.

Il consiglio comunale si conclude alle ore 18.50.

1 ottobre 2013
Ultimo aggiornamento: 02/10/2013
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