Carlo Felice, l'incontro del Sindaco con la stampa

Dopo aver fornito chiarimenti ai consiglieri in apertura di consiglio comunale, nel corso di quello che tecnicamente si definisce un articolo 55,  il sindaco Marco Doria, rispondendo “a tambur battente” alla raffica di domande dei giornalisti, ha ripercorso le tappe degli avvenimenti che negli ultimi giorni hanno dato adito a “voci inesatte e tendenziose”. Il Sindaco ha ribadito che nella seduta del 3 settembre Giovanni Pacor aveva posto come condizione la richiesta di 24 ore di tempo per l’accettazione dell’incarico e a quel punto il consiglio di amministrazione ha respinto tale pretesa e ha rinunciato alla nomina di Pacor  a sovrintendente. 

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Il Sindaco ha ribadito che nella seduta del 3 settembre Giovanni Pacor aveva posto come condizione la richiesta di 24 ore di tempo per l’accettazione dell’incarico e a quel punto il consiglio di amministrazione ha respinto tale pretesa e ha rinunciato alla nomina di Pacor  a sovrintendente. Nella successiva riunione dell’8 settembre ha quindi disegnato il nuovo sovrintendente, Maurizio Roi che ha accettato l’incarico fino alla scadenza di legge del 31 dicembre e alle stesse condizioni già in vigore per il predecessore.

“I pareggi di bilancio degli anni 2011 e 2012 sono stati ottenuti per effetto dei contratti di solidarietà - ha detto - e nel 2013 il consiglio di amministrazione avrebbe seguito la stessa strada, privilegiando l’equilibrio dei conti pur sapendo che la reiterazione dei contratti di solidarietà avrebbe portato a una stagione artistica in tono minore.  Mancando l’accordo dei sindacati, la strada dei contratti di solidarietà non è stata percorribile e il disavanzo strutturale è stato inevitabile”. Riguardo all’ipotesi che il Comune potesse equilibrare i conti del Carlo Felice con il conferimento di un immobile “tentativi approssimativi e nemmeno corretti, non è così che si salva la lirica italiana, ma seguendo la legge Bray”. E’ ancora più duro il giudizio del sindaco sull’inserimento a consuntivo di un introito di 4,5 milioni – quelli che, con una operazione algebrica avrebbero portato in pareggio il bilancio consuntivo 2013 di un ente che ha ricavi per 19 milioni e costi per 24 –  ascrivendoli al recupero dei super interessi pagati a Carige. “Insostenibile supporre come certa un’entrata tutta da verificare”.
Il sindaco, sempre rispondendo alle domande dei giornalisti, ha ribadito che è intenzione dell’amministrazione recuperare gli interessi anatocistici così come prevede la legge Bray e che a questo fine sono stati naturalmente avviati contatti con i vertici di Banca Carige. Analogamente Marco Doria ha sottolineato che l’amministrazione del Teatro procede all’applicazione della legge Bray in stretto contatto con il commissario straordinario Pinelli che è quindi informato di tutte le evoluzioni.
9 settembre 2014
Ultimo aggiornamento: 12/09/2014
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