Altre domande e risposte - donazione di organi

1) Perché donare i propri organi?

Migliaia di trapianti vengono effettuati ogni anno, dalle strutture del Sistema  Sanitario Nazionale, grazie alla solidarietà di quanti hanno scelto di dare la propria disponibilità a donare gli organi.

2) Quando avviene la donazione?

Solo quando il paziente è deceduto a causa di una lesione encefalica che ha causato l'irreversibile cessazione di tutte le funzioni cerebrali.

3) Quale differenza c’è tra morte cerebrale e coma?

Nella morte cerebrale tutte le funzioni sono irreversibilmente perdute. Il coma può essere uno stato reversibile.
Per coma si intende una condizione patologica caratterizzata da perdita della coscienza, motilità spontanea e sensibilità. Un paziente può entrare in coma per varie cause quali, principalmente: intossicazione o avvelenamento, alterazione del metabolismo, tumore, traumi o lesioni cerebrali. Il coma reversibile può durare da qualche giorno ad alcune settimane, minore è la durata del coma e minori saranno gli eventuali danni cerebrali cui andrà incontro il paziente.
Lo stato vegetativo è una condizione che può evolvere dal coma, ed è caratterizzata dalla ripresa della veglia, comunque senza stato di coscienza. In nessuno dei due casi, coma o stato vegetativo, si procede a prelievo di organi o tessuti.

4) Come fanno i medici a stabilire con assoluta certezza che una persona è morta?

La morte è causata da una totale e irreversibile assenza di funzioni cerebrali, dipendenti da un prolungato arresto della circolazione per almeno 20 minuti o da una gravissima lesione che ha colpito direttamente il cervello. In questi casi, tre specialisti (un medico legale, un rianimatore ed un neurofisiopatologo) eseguono una serie di accertamenti clinici e strumentali per stabilire, per un periodo di almeno 6 ore consecutive, la contemporanea assenza di riflessi che partono direttamente dal cervello, reazioni agli stimoli dolorifici, respiro spontaneo, stato di coscienza, qualsiasi attività elettrica del cervello.

5) Cosa accade quando:

La persona ha sottoscritto la dichiarazione di volontà positiva alla donazione: in questo caso i familiari non possono opporsi.
La persona ha sottoscritto la dichiarazione di volontà negativa alla donazione: in questo caso non c’è prelievo di organi.
La persona non si è espressa: in questo caso il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto non si oppongono.

6) È possibile conoscere a chi verranno trapiantati gli organi?

No. Non è possibile conoscere né il nome del donatore né quello del ricevente perché gli organi vengono assegnati in base alle condizioni di urgenza ed alla compatibilità clinica e immunologica delle persone in attesa di trapianto.

7) I pazienti pagano per ricevere un organo?

No. È illegale comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita ed anonima. I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

8) Fino a quale età si possono donare organi?

Non esistono limiti di età: in particolare le cornee e il fegato, prelevati da donatori di età superiore ad 80 anni, sono frequentemente idonei ad essere prelevati e trapiantati.

9) Come vivono i trapiantati?

Bene. Con il trapianto possono, nella maggior parte dei casi,  riprendere la vita normale. I soggetti in età fertile possono avere figli. Ormai i casi di rigetto sono sempre più rari e controllabili dalla terapia farmacologica.

10) Quali organi possono essere donati da vivente?

Possono essere donati il rene e parte del fegato; le cellule staminali emopoietiche (da midollo osseo, sangue periferico e sangue cordonale); la cute, la placenta, i segmenti ossei. Tutti gli altri organi e tessuti possono essere donati solo dopo la morte.

11) Come “funziona” il trapianto di organi?

Il trapianto è un intervento completamente gratuito per il paziente in quanto rientra nei livelli essenziali di assistenza (LEA), ossia le prestazioni e i servizi che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini. E’ ragionevolmente sicuro e garantisce il totale rispetto della volontà del donatore. Spesso costituisce, per il ricevente, l’unica opportunità di riprendere a vivere normalmente. Sebbene le donazioni siano in aumento, esiste ancora un forte divario tra il numero di pazienti in lista di attesa e i trapianti effettuati per anno.  Esistono anche altri tipi di trapianti che, pur non essendo dei “salvavita”, sono utili per poter ripristinare la funzionalità di parti del corpo danneggiate da traumi o malattie. Si tratta di trapianti di tessuti e di cellule, questi ultimi in rapido e costante sviluppo.

12)  Quali sono gli organi che si possono trapiantare?

Gli organi che si possono donare sono: cuore, fegato, intestino, pancreas, polmoni, reni.

13) Quali sono i tessuti che si possono trapiantare?

I tessuti che si possono donare sono: cornea, cute, arterie, valvole cardiache, vene, ossa, muscoli, tendini, membrana amniotica.

14) Quali sono le cellule che si possono trapiantare?

Le cellule che possono essere trapiantate sono le staminali emopoietiche (midollo osseo).
Ultimo aggiornamento: 03/05/2016
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