Lo spettacolo è ideato e condotto dall’attrice e regista Anna Solaro del Teatro dell'Ortica, una realtà nata a Genova nel 1996 con l’intento di sviluppare un progetto di teatro di comunità che, con il passare degli anni e la collaborazione dell’associazione di volontariato Nuovo C.I.E.P., è diventato un punto di riferimento culturale per la città, in particolare del quartiere di Molassana, dove ha la sede in via Salvador Allende.
Dopo solo tre anni, nel 1999, l’Ortica inizia un percorso nell’ambito del teatro sociale, in collaborazione con la ASL3 di Genova, che coinvolge soggetti che si trovano in condizioni di disagio e di emarginazione; dando vita al laboratorio Stranità, un gruppo teatrale stabile formato, oggi, da trenta pazienti psichiatrici e una decina tra operatori e attori; nel 2006, assieme alla ASL1 di Sanremo, viene sviluppato: I Viaggiatori sognanti, un progetto parallelo a Stranità che porta in scena laboratori e spettacoli nel ponente ligure.
Con l'Altra bellezza il Gruppo Stranità vuole mostrare, attraverso la rappresentazione teatrale, come le persone si trasformano grazie all’espressività corporea, passando dall’essere corpi di individui sofferenti a portatori di bellezza interiore. Il linguaggio del corpo esprime emozioni, stati d’animo e sentimenti, comunicando allo spettatore tutto il complesso mondo interno degli attori, coinvolgendolo nella scoperta di contenuti nuovi e inaspettati. Il teatro ci permette, così, di togliere etichette, creare un tessuto di empatia ed entrare in rapporto con chi vive una situazione di vita diversa dalla nostra ma, soprattutto, ci consente di vivere quella diversità come un pezzo della nostra anima.
Ma Stranità è solo uno dei progetti realizzati dal teatro dell’Ortica, che nel 2006 dà vita a: Oltre il Cortile, attività laboratoriale realizzata con i detenuti, della Casa Circondariale di Marassi e Pontedecimo.
Quindi una realtà molto attiva in città, che da subito ha cercato di creare un clima di condivisione, tramite laboratori teatrali per bambini, adolescenti e adulti dove gli aspetti educativi e relazionali hanno un ruolo preminente.
Da non trascurare le collaborazioni con la Facoltà di Scienze della Formazione di Genova e con la Facoltà di Lettere, con le quali è stato avviato un corso Biennale per operatore pedagogico teatrale, formazione specialistica con l’intento di fornire strumenti di carattere pedagogico e attorico.
Lo spettacolo, dice Anna Solaro “pone la domanda: come può la scienza psichiatrica trasformarsi in bellezza? - nell’immaginario collettivo la psichiatria è zona di carcerazione, di emarginazione e di esclusione sociale. Lo spettro del manicomio, un ricordo ancora vivo nelle memorie, è il paradigma di questa vera e propria bruttura che coincide con la disumanizzazione e con la perdita d'identità”.
Eppure, continua la regista “un'altra bellezza è possibile: il sogno di luoghi di cura trasformati, in cui la gradevolezza degli ambienti diventa specchio e simbolo di un'attenzione verso la persona che un tempo non era neppure lontanamente concepibile”.
Le scene dello spettacolo sono state realizzate dall’Atelier del CEPIM UniDown; Il teatro dell’Ortica è anche uno dei partner del Comune di Genova per l’organizzazione della rassegna TEGRAS e, per i percorsi di teatro di comunità, organizza nell’ambito della città metropolitana spettacoli teatrali di impegno civile, anche all’interno di situazioni non teatrali.
Dal 2008 partecipa a progetti di partnership europea sull’uso del teatro sociale.
Informazioni: www.teatrortica.it
vedi anche: www.genovateatro.it
Dopo solo tre anni, nel 1999, l’Ortica inizia un percorso nell’ambito del teatro sociale, in collaborazione con la ASL3 di Genova, che coinvolge soggetti che si trovano in condizioni di disagio e di emarginazione; dando vita al laboratorio Stranità, un gruppo teatrale stabile formato, oggi, da trenta pazienti psichiatrici e una decina tra operatori e attori; nel 2006, assieme alla ASL1 di Sanremo, viene sviluppato: I Viaggiatori sognanti, un progetto parallelo a Stranità che porta in scena laboratori e spettacoli nel ponente ligure.
Con l'Altra bellezza il Gruppo Stranità vuole mostrare, attraverso la rappresentazione teatrale, come le persone si trasformano grazie all’espressività corporea, passando dall’essere corpi di individui sofferenti a portatori di bellezza interiore. Il linguaggio del corpo esprime emozioni, stati d’animo e sentimenti, comunicando allo spettatore tutto il complesso mondo interno degli attori, coinvolgendolo nella scoperta di contenuti nuovi e inaspettati. Il teatro ci permette, così, di togliere etichette, creare un tessuto di empatia ed entrare in rapporto con chi vive una situazione di vita diversa dalla nostra ma, soprattutto, ci consente di vivere quella diversità come un pezzo della nostra anima.
Ma Stranità è solo uno dei progetti realizzati dal teatro dell’Ortica, che nel 2006 dà vita a: Oltre il Cortile, attività laboratoriale realizzata con i detenuti, della Casa Circondariale di Marassi e Pontedecimo.
Quindi una realtà molto attiva in città, che da subito ha cercato di creare un clima di condivisione, tramite laboratori teatrali per bambini, adolescenti e adulti dove gli aspetti educativi e relazionali hanno un ruolo preminente.
Da non trascurare le collaborazioni con la Facoltà di Scienze della Formazione di Genova e con la Facoltà di Lettere, con le quali è stato avviato un corso Biennale per operatore pedagogico teatrale, formazione specialistica con l’intento di fornire strumenti di carattere pedagogico e attorico.
Lo spettacolo, dice Anna Solaro “pone la domanda: come può la scienza psichiatrica trasformarsi in bellezza? - nell’immaginario collettivo la psichiatria è zona di carcerazione, di emarginazione e di esclusione sociale. Lo spettro del manicomio, un ricordo ancora vivo nelle memorie, è il paradigma di questa vera e propria bruttura che coincide con la disumanizzazione e con la perdita d'identità”.
Eppure, continua la regista “un'altra bellezza è possibile: il sogno di luoghi di cura trasformati, in cui la gradevolezza degli ambienti diventa specchio e simbolo di un'attenzione verso la persona che un tempo non era neppure lontanamente concepibile”.
Le scene dello spettacolo sono state realizzate dall’Atelier del CEPIM UniDown; Il teatro dell’Ortica è anche uno dei partner del Comune di Genova per l’organizzazione della rassegna TEGRAS e, per i percorsi di teatro di comunità, organizza nell’ambito della città metropolitana spettacoli teatrali di impegno civile, anche all’interno di situazioni non teatrali.
Dal 2008 partecipa a progetti di partnership europea sull’uso del teatro sociale.
Informazioni: www.teatrortica.it
vedi anche: www.genovateatro.it
