“PRIVACY: UN ABITO SU MISURA - OBBLIGHI DEI TITOLARI E DIRITTI DEGLI INTERESSATI” MARTEDÌ 22 MAGGIO IL CONVEGNO A TURSI
a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Genova
Si terrà martedì 22 maggio a partire dalle ore 10 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi il convegno “Privacy: un abito su misura – Obblighi dei titolari e diritti degli interessati", l’incontro, aperto al pubblico, si propone di andare 'alla scoperta' del nuovo regolamento Ue in materia di protezione dei dati personali - che entrerà in vigore il 25 maggio - e si rivolge sia a privati sia a enti e si prefigge di offrire un quadro più chiaro sulla normativa europea.

“La privacy coinvolge tutti, sia dal punto di vista del datore di lavoro che da quello dei lavoratori - afferma Francesco Maresca, consigliere comunale delegato a Porto e Mare, che ha fortemente voluto il convegno - è infatti importante avere chiaro cosa comporti l’applicazione della legge anche da parte di chi, apparentemente, potrebbe pensare non sia proprio compito conoscere il regolamento, ovvero i dipendenti. Per aziende ed enti che negli anni abbiano sempre rispettato i parametri vigenti, il salto non sarà difficoltoso, ma vi sono realtà, come le Amministrazioni, che certamente dovranno compiere un salto in avanti gravoso”.

Il convegno è solo un’introduzione a un periodo formativo che, con il patrocinio dell’ordine dei giornalisti e quello di Federprivacy e sotto la supervisione del Comune di Genova, darà crediti ai partecipanti e informazioni dettagliate sulla materia disciplinata del regolamento Ue 2016/679 in materia di protezione dei dati personali.


I RELATORI

Tra i migliori per competenza e decennale esperienza in materia, i quattro relatori daranno la possibilità ai presenti di intervenire e porre domande tramite note consegnabili al moderatore, il giornalista de “Il Giornale”, Diego Pistacchi. I loro ruoli saranno interconnessi, alternandosi e cooperando durante le varie esposizioni. Un modo per mantenere alta l’attenzione e cercare di affrontare ogni tema in modo fluido, senza spezzettature dettate dai tempi imposti dai consueti programmi.

Pietro Avogadro, delegato Federprivacy, esordisce con entusiasmo: «L’idea del consigliere delegato, maturata in collaborazione con Marcello Zinola (responsabile della formazione per l’Ordine dei giornalisti) è stata da me e i miei colleghi accolta con piacere. E’ importante il maggior numero di persone possa usufruire di un’informazione che non crei allarmismo, ma tuteli».

«La privacy è sempre esistita - continua Avogadro - sono tuttavia aumentati i diritti degli utenti in funzione dell'evoluzione tecnologica che ha creato ambiguità e nuovi diritti riferiti alle persone che vanno difesi essendo al tempo stesso anche patrimonio delle aziende che tutelando tali dati difendono la propria attività».

«Il regolamento europeo 2016/679/EU in materia di protezione dei dati personali che entrerà in vigore dal prossimo 25 maggio contiene molte trappole per le piccole e medie imprese e, forse, molte garanzie per le multinazionali - aggiunge Giacomo Rosso, avvocato, che con Marcello Zinola affronterà tra gli altri il delicato tema del diritto all’oblio ed alla cronaca  - appare pertanto importante comprendere al meglio gli aspetti della riforma per poter difendere il tanto proclamato ‘diritto alla privacy’».

Così Zinola: «L'importanza del confronto è fuori discussione. I giornalisti, nella loro stragrande maggioranza, non hanno mai respinto la deontologia, principio che ne sostiene credibilità e professionalità senza rappresentare né una censura né un bavaglio. Ma l'assetto di questa nuova normativa per i professionisti dell'informazione (soprattutto per chi fa il lavoro autonomo ed è sostanzialmente un precario con meno mezzi e soprattutto tutele) comporterà molti problemi. Cito solo il diritto all'oblio, al centro di numerose decisioni del Garante italiano, della magistratura ordinaria e della stessa Corte europea dei diritti dell'uomo - prosegue Zinola - i cui pronunciamenti collidono frontalmente con il dettato delle nuove normative che, lette nella loro freddezza, rischiano di essere un ‘rogo’ per archivi, dati, emeroteche e per la stessa memoria storica».

Il problema della privacy negli enti sarà invece materia di Rodolfo Gillana, commercialista avvezzo al lavoro nel pubblico: «Il GDPR deve essere vissuto come opportunità di riorganizzazione interna, non solo come mero adempimento».

IL MODERATORE

«La normativa sulla privacy è forse la cosa più sconosciuta e abusata nella quale ci si imbatte quotidianamente, in particolare come giornalisti” afferma Diego Pistacchi, giornalista e moderatore del convegno “Viene usata come una clava da chi non ne sa nulla, come uno scudo di carta al posto del no comment. Conoscerla, informarsi sulle leggi che la regolamentano, non può che fare bene a tutti. Adesso poi che riguarda in maniera più stringente anche le aziende, cioè di fatto tutti, diventa necessario».

L’ORGANIZZATORE

«Certamente non sarà possibile risultare esaustivi e nemmeno questo è il nostro intento - conclude Maresca - ciò che vogliamo fare è dare una visione globale dello stato dell’arte e rendere il più possibile consapevoli tutti gli attori coinvolti nel ‘mondo privacy’».¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬
data: 
18/05/2018
Ultimo aggiornamento: 18/05/2018
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