Tramvia Valbisagno: 3 milioni di euro
E Genova Parcheggi diventa pubblica

Ancora importanti decisioni della giunta: possibile il prolungamento della metro Brignole-piazza Giusti. Ripristinata la fermata ferroviaria delle 8,20 a Vesima. Approvato in conferenza dei servizi il progetto definitivo per il nodo di San Benigno. Gli altri provvedimenti

Tramvia in Valbisagno, si al progetto preliminare - foto www.cityrailways.it
Seconda tranche di delibere della Giunta rese pubbliche oggi a Tursi, prima delle vacanze estive, dall’assessore alla Mobilità Urbana Simone Farello e dal sindaco Marta Vincenzi: si apre con l’intitolazione al partigiano Romeo Guglielmetti  della rimessa Amt di Gavette e con il ripristino, dopo il lavoro comune di Comune e Regione (assessore regionale Enrico Vesco), della fermata ferroviaria mattutina di Vesima, alle 8,20. Vincenzi e Farello hanno poi annunciato l’investimento strategico che il Comune compirà nella progettazione preliminare della nuova tramvia in Valbisagno: si tratterà di una cifra compresa tra i 2 e i 3 milioni di euro, a seconda dell’importo del totale dei lavori. Già previsti nel piano di investimenti triennale i 4 milioni di euro (oltre ai 6 milioni e 800 mila derivanti da fondi ex legge 211/92) che il Comune metterà sul piatto per la progettazione e realizzazione del prolungamento della metropolitana in piazza Giusti, utilizzando l’area dell’ex-parco locomotori a S. Fruttuoso, concesso dalle Ferrovie dello Stato. La Giunta ha deciso inoltre che la società Genova Parcheggi sarà riportata “in house” al 100%, e quindi interamente pubblica: un modo per uscire dalla mera logica del profitto, secondo Farello, e salvaguardare i lavoratori pur mantenendo la produttività. Infine, l’annuncio dell’approvazione, da parte della Conferenza dei Servizi, del progetto definitivo per realizzare il nuovo Nodo di San Benigno.

Ripristino della fermata mattutina di Vesima - «La fermata ferroviaria di Vesima è stata ripristinata a partire dall’1 agosto – spiega Farello – ed è una boccata d’ossigeno per la zona, che era servita dal primo treno alle 10.40, con grave danno per gli stabilimenti balneari e per il Comune stesso (che ha in gestione uno stabilimento) che aveva investito nel ripascimento della spiaggia di Vesima alcune centinaia di migliaia di euro, opera propedeutica ai più ampi lavori di riqualificazione della zona finanziati con 4 milioni dalla Regione.

Tramvia in Valbisagno – Il 29 giugno scorso si è concluso il processo di partecipazione in Valbisagno per quanto riguarda la scelta delle infrastrutture di trasporto pubblico in sede propria, che, dice Farello, «ha dato un’indicazione molto precisa del desiderio congiunto (sia da parte del Comune, che l’ha proposta, e del territorio, che l’ha discussa) di realizzare un’infrastruttura di tipo tramviario, che interessi, in primis, la sponda destra del Bisagno sul tratto Prato-Brignole e che poi vada ad inserirsi anche in quello sinistro sull’asse piazza Galileo Ferraris-corso Sardegna». Con un’intenzione piuttosto precisa: «Andare verso l’effetto rete, “sfondando” il muro di Brignole ed estendendo lo sviluppo della tramvia dal lato di levante (sul percorso del 17, il cui territorio non sarà interessato dallo sviluppo del nodo ferroviario, che si ferma a Brignole) e prolungandola ulteriormente verso Principe». In Giunta si è deciso di approvare gli investimenti per il progetto preliminare: operazione quanto mai necessaria, sostiene il sindaco Vincenzi, «se si vogliono ottenere finanziamenti sia pubblici che privati», magari facendo ricorso al project-financing, vista la difficile situazione in cui versa l’economia nazionale.

La metropolitana in piazza Giusti – L’ok delle Ferrovie dello Stato, dopo un lungo braccio di ferro, alla concessione dell’area ex-deposito locomotori per il prolungamento della metropolitana apre nuovi scenari: «Sfruttando lo spazio di Giusti-Martinez, prima di Terralba (che sarà servita dal nodo ferroviario) – spiega l’assessore alla Mobilità - prevediamo di poter portare la fermata in superficie, evitando di intervenire con infrastrutture ex-novo, riducendo quindi tempi e costi, rendendola un perfetto punto di interscambio, forte di un bacino di utenza calcolato intorno alle 100.000 unità, con la tramvia di corso Sardegna (di cui sopra, ndr) e con le linee di trasporto pubblico già esistenti».

Genova Parcheggi diventa pubblica - «Con l’abolizione referendaria dell’articolo 23bis del decreto convertito dalla legge 133/2008, non si è soltanto deciso di mantenere l’acqua pubblica – a parlare è ancora Farello – e la decisione deliberata dalla Giunta sulle strategie societarie future di Genova Parcheggi, che porteremo in consiglio comunale a settembre ne è la dimostrazione. La decisione di riportare la società interamente in mano pubblica (con l’articolo 23bis, il Comune era stato obbligato alla messa in gara dei servizi di Genova Parcheggi) non è soltanto una scelta politica, in un settore strategico (la sosta) per l’attivazione delle linee guida del Pum e del Puc. Le aziende pubbliche, se efficienti, sono in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini meglio di quelle private, mosse soltanto dalla logica del profitto. In un’azienda pubblica che funziona, il personale è un valore aggiunto: Genova Parcheggi non ha lavoratori precari, avendo stabilizzato tutti i suoi 157 dipendenti. D’altro canto, in quanto società legata alla pubblica amministrazione, dovrà impegnarsi in maniera attiva al raggiungimento degli obiettivi posti dal progetto Smart City: a partire dall’autunno a Genova saranno attivati due nuovi parcheggi d’interscambio (a Marassi e sul Molo Archetti a Pegli) dove gli abbonati Amt non pagheranno la sosta. Nel caso di fosse trattato di un’azienda privata, non si sarebbe mai potuto raggiungere un accordo».
Genova, 5 agosto 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
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