Terzo Valico: "Il Comune
dalla parte dei cittadini"

Trasparenza e partecipazione. Ma anche garanzia e controllo. Così verranno tutelati i cittadini che in questi giorni hanno ricevuto le comunicazioni degli espropri da parte del Consorzio Cociv. Vigilanza  sui cantieri e due uffici per informare i residenti sull'avanzamento dei lavori. Intervista all'assessore all'Urbanistica Stefano Bernini

Testo Alternativo
Il Terzo Valico è una nuova linea ferroviaria che si sviluppa tra la Liguria e il Piemonte per una lunghezza di 53 chilometri, 39 dei quali in galleria, oltre a 14 chilometri di interconnessioni con la rete ferroviaria esistente. 
Un’opera fondamentale per il completamento del Corridoio 24 progettato dall' Unione Europea per collegare il Mare del Nord (Rotterdam) con il Mediterraneo (Genova) passando per la Svizzera attraverso il tunnel del Gottardo. Il sogno è fare “scendere” i container dai camion per farli “salire” sui carri merci, spostandone 4 milioni ogni anno su rotaia, senza trascurare il traffico passeggeri: 40 minuti di viaggio con l' alta velocità da Genova a Milano.
E’ la “cura del ferro” l’unica in grado di salvare la nostra città dalla morsa dei Tir. Ma, come sempre avviene, esiste un altro lato della medaglia. Quello rappresentato dall’impatto che la realizzazione di questa lunga galleria appenninica avrà per alcuni anni sul territorio che attraversa, soprattutto quando ad ospitare i cantieri sono aree fortemente urbanizzate.
 La legge regionale n. 39/2007  prevede per i residenti assistenza e accompagnamento. A queste il Comune di Genova ha aggiunto l’impegno di tutelare, nella massima trasparenza, i residenti dai disagi che subiranno per la realizzazione di quest’opera, informandoli puntualmente dell’avanzamento dei lavori. Su questo tema abbiamo intervistato il vicesindaco Stefano Bernini, assessore all’urbanistica.

Come verranno aiutati i cittadini soggetti all’esproprio?

 « Per i cittadini interessati dalle procedure di escavazione si pongono mille problemi che difficilmente da soli riuscirebbero ad affrontare. Il Comune di Genova lo sa, e  ha quindi attivato tutti quei meccanismi in grado di aiutare i nostri concittadini in questo periodo. A partire dal momento più delicato, che è quello in cui si fanno gli espropri dei terreni e, in  qualche caso, anche di abitazioni. Il percorso prevede un contatto diretto e indiretto, il primo attraverso un gruppo di lavoro con funzionari del comune, il secondo attraverso i siti web del Comune di Genova. Per gli espropri e per proporre nuove costruzioni, avranno a disposizione due uffici dell’Amministrazione: uno al Matitone l’altro presso il Municipio Valpolcevera, che resteranno a disposizione, per informazioni o chiarimenti, sino alla conclusione delle procedure».

Quali sono i principali problemi da affrontare?

«I problemi dono diversi a partire dalla valutazione dei terreni e delle case che devono essere espropriati. Daremo un aiuto al cittadino sia nei suoi rapporti con il Cociv, l’impresa che realizza l’opera ed effettua gli espropri, sia nell’accompagnamento  verso un’altra destinazione, per tutti coloro, non moltissimi per fortuna, che dovranno lasciare la casa a causa dell’allestimento del cantiere. La scelta potrà cadere su abitazioni che il Comune metterà a disposizione o su nuove costruzioni con le stesse caratteristiche delle precedenti, anche con un po’ di giardino. Su questo versante riceveranno un aiuto dal settore urbanistica ed edilizia privata».

Quali strumenti verranno attivati per garantire la massima trasparenza e partecipazione?

«Dopo le due assemblee pubbliche dello scorso mese a Fegino e Pontedecimo, sono in programma specifici incontri pubblici nei territori interessati in collaborazione con i Municipi. Verranno fornite informazioni sull’avanzamento dei lavori che saranno oggetto di controllo, garanzia e tutela. Sul sito www.urbancenter.comune.genova.it sarà  pubblicata e periodicamente aggiornata la documentazione relativa alla costruzione della nuova linea  ferroviaria, casella di posta urbancenter@comune.genova.it».

Quale sarà il percorso che verrà attivato nell’azione di controllo e salvaguardare della salute del cittadino e l’ambiente?

 «Una volta avviata questa parte e consolidato il rapporto con i cittadini direttamente interessati, si apre però il capitolo del monitoraggio continuo dei cantieri che verrà effettuato da una sezione locale dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, coordinato dalla Regione Liguria insieme alla Prefettura di Genova, con la presenza dei Comuni interessati, le OO.SS confederali e le istanze di rappresentanza del territorio. Il Comune di Genova e i Municipi interessati  svolgeranno un ruolo attivo nel monitoraggio e controllo delle varie fasi  dei lavori. I primi cantieri che sono stati aperti interessano rocce come il basalto o delle sedimentazioni come il tufo, che non creano particolari problemi per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, che si vedono passare i camion destinati ai punti di conferimento dei materiali. Quando si comincerà ad affrontare l’escavazione del Terzo Valico vero e proprio e si entrerà in rocce di tipo serpentine, che potrebbero vedere la presenza di amianto, di conseguenza i controlli aumenteranno sin dal momento dell’escavazione, con un trattamento molto più accorto e attento. Regione e Comune hanno già sottoscritto con il sindacato, perché i lavoratori sono i primi ad incontrare questo pericolo, un protocollo di intesa che prevede la realizzazione di un osservatorio, coordinato dalla Regione che, attraverso l’Arpal, è in grado di monitorare in modo efficace, efficiente e veloce la composizione delle rocce».

Info:

Comune di Genova
Procedure espropriative – tel. 0105573658

Segreteria assessore urbanistica – tel. 0105573159
Urban Center – tel 0105572756/ 0105572263

Municipio V Valpocevera
Assessore infrastrutture – cell 3351207963
Genova, 8 agosto 2012
Ultimo aggiornamento: 08/08/2012
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