Staglieno: ecco il Tempio Laico
A Genova c’è un diritto in più

Inaugurato nel Cimitero Monumentale un nuovo edificio per la commemorazione dei defunti atei o non cattolici. Vincenzi: « Un forte segno di civiltà per una città che guarda all’integrazione, alla diversità, alla tolleranza». Un’archittettura semplice e sobria con spazi espositivi

« Un forte segno di civiltà per una città che guarda all’integrazione, alla diversità, alla tolleranza». Così il Sindaco Marta Vincenzi definisce il Tempio Laico, la nuova struttura realizzata nel Cimitero Monumentale di Staglieno per la commemorazione dei defunti atei o diversamente religiosi. Presenti all’inaugurazione l’assessore ai servizi Cimiteriali Paolo Veardo, l’architetto Giampiero Buffoni, autore del progetto; il geometra Dall’Osso dei Lavori Pubblici e i rappresentanti del Municipio Media Val Bisagno, del Comune e della Provincia di Genova.

Con l’edificazione del Tempio Laico – situato nell’area adiacente al porticato Montino - Genova si conferma una volta di più città dei diritti. I diritti di tutti, nel rispetto delle diversità anche in materia di fede. Al passo con i mutamenti di una società in continua evoluzione che comporta esigenze diverse anche nel campo delle onoranze funebri.

L’idea nasce infatti dalle sollecitazioni di molti cittadini per avere uno spazio dove  compiere il "rito del commiato" in un ambiente idoneo e privo di una specifica connotazione religiosa o ideologica, a cui l’Amministrazione comunale ha voluto dare una risposta concreta.

«Non è stato facile vincere le resistenze che hanno ostacolato il nostro percorso – dichiara il consigliere comunale Ermanno Pasero – ma oggi siamo orgogliosi di poter fornire un servizio di cui possono vantarsi solo poche città in Italia, come Roma, Trento e Bolzano».

L’iniziativa era all’attenzione del Consiglio Comunale già dal 2005, nel 2006 è stata presentata la prima mozione in proposito, ma solo grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria si è potuto realizzare l’opera il cui costo complessivo si aggira sui 275 mila euro. La somma è stata in larga parte messa a disposizione da sponsor: Asef, Società Cremazione, La Generale pompe funebri, Deni, concessionaria del servizio pubblico di illuminazione elettrica votiva, e Pastorino e Lodi.

Pur collocato all’interno di Staglieno, cuore della fede cattolica, il “Tempio” vuole essere il luogo della spiritualità laica, uno spazio finora inesistente per commemorare in modo alternativo i propri cari. «Per mantener viva la memoria di personalità eccellenti – dichiara Veardo dopo il taglio del nastro – spesso si dedicano loro vie, piazze e monumenti. Mancava invece fino a ieri un luogo dove celebrare in modo laico il ricordo delle persone comuni. Grazie agli spazi espositivi e all’impianto audio e video qui si potranno svolgere anche eventi culturali, seminari, convegni e mostre fotografiche».

Mente e direttore artistico del progetto, che ha reso una struttura semplice e sobria,  l’architetto Buffoni: «Abbiamo voluto allinearci ai principi di decoro e igiene che hanno ispirato la costruzione di questo maestoso cimitero di metà ‘800 per dare un’immagine di omogeneità con l’insieme delle opere artistiche. Troppo spesso nel realizzare opere di ristrutturazione è emersa una mancanza di chiarezza di obiettivi che lasciasse intravvedere una visione complessiva. Anche per questo la costruzione del Tempio Laico si inserisce nella più ampia opera di restyling dell’ingresso laterale del cimitero che comprende anche una risistemazione dei fiorai. La mia intenzione è di valorizzare le risorse visive e di concretizzare la fatica del fare, perché dietro la costruzione c’è innanzitutto la fatica degli operai e la concretezza di materiali semplici come il cemento».

Oltre a colmare una lacuna e a soddisfare un’esigenza per una città multietnica e composita come Genova, il nuovo spazio va ad impreziosire ulteriormente la dimensione artistica del cimitero. Al suo interno è ospitata una mostra pittorica di Franco Fontana, maestro indiscusso del paesaggio, che con le sue opere indaga gli spazi straordinari del Cimitero di Staglieno regalando nuovi punti di vista e fondendo la monumentalità del luogo con la fantasia di un colpo d’occhio unico.

«Io – dice dal canto suo il Sindaco Vincenzi - intitolerei il Tempio Laico “Le opere e i giorni”, come il poema didascalico di Esiodo: a mio avviso infatti più che la fatica del fare rappresenta quella dell’essere, di un’esistenza che giunge a compimento senza l’edulcorazione della fede. Anche l’aspetto spigoloso degli interni non nasconde la durezza dei materiali impiegati. Grazie alla tecnologia le opere e i giorni possono essere facilmente raccontate per far sì che esse possano vivere anche dopo la morte. Nella struttura, la luce del sole entra da tre lati e dal soffitto quasi ad accennare una croce, simbolo di valori che fanno comunque parte della nostra cultura. Si tratta di una dimostrazione di civiltà che concretizza un diritto non più solo enunciato ma anche esigibile. La notevole apprezzabilità estetica, inoltre, fa sì che si ricollochi dignitosamente la vita delle persone. Persino il momento scelto per l’inaugurazione ha una particolare valenza perché si colloca tra il Natale, tradizionalmente momento di nascita, speranza e rinnovamento e la fine di un anno particolarmente luttuoso per Genova a cui ci si augura possa seguire un 2012 migliore».
28 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
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