Smart cities and Communities 2011
I progetti di Genova fanno l'en plein

Le tre proposte alle quali la città ha preso parte nel 2011 sono risultate vincitrici, con il punteggio massimo, in tutti e tre gli ambiti del bando lanciato dalla Direzione Generale Energia della Commissione Europea, settimo Programma Quadro

Testo Alternativo
En plein europeo per Genova nei progetti Smart City. Le tre proposte alle quali Genova ha preso parte nel 2011 sono risultate vincitrici, con il punteggio massimo, in tutti e tre gli ambiti del bando “Smart cities and Communities 2011”,  lanciato dalla Direzione Generale Energia della Commissione Europea, settimo Programma Quadro. Gli ambiti riguardavano “pianificazione strategica sostenibile delle città  (Planning)”, “riscaldamento e raffreddamento (heating and cooling)”, “efficientamento energetico degli edifici (“refurbishment)”.

Un successo senza precedenti per la città, che impegna  - come ha ricordato il vicesindaco Paolo Pissarello nel corso dell’assemblea  generale dell’associazione “Genova Smart City”, svoltasi a Palazzo Tursi – non solo a progettare, ma anche a realizzare progetti che porteranno decisi miglioramenti  sia dal punto di vista dell’efficienza e del risparmio delle risorse, sia da quello della qualità della vita, in zone particolarmente importanti della città.

Nel primo ambito Genova ha partecipato con il progetto “Transform”, coordinato dal Comune di Amsterdam. Partner genovesi, oltre al Comune, Enel Distribuzione S.p.A., e A.R.E. – Agenzia Regionale per l’Energia. Collaborano, per la parte genovese, l’Università e l’Ufficio della Regione a Bruxelles, retto da Costa Consulting. Fra gli altri partner alcune delle più importanti città europee, da Copenhagen, ad Amburgo, Lione e Vienna, e centri di ricerca e società di ingegneria fra le più avanzate a livello internazionale. Il progetto si propone di individuare una metodologia di trasformazione delle città in smart cities, partendo dai percorsi di pianificazione strategica e dalle esperienze concrete, per arrivare ad un vero e proprio manuale delle Città Intelligenti, contenente indicazioni strategiche e riferimenti concreti a casi specifici. Obiettivo l’avvio di un “percorso” smart, sufficientemente flessibile per renderlo applicabile nelle diverse realtà urbane. Le risorse che arriveranno a Genova saranno 674.000 euro.

Più alti i budget per gli altri due progetti vincenti. Il secondo, “Celsius”, che ha vinto nell’ambito “Riscaldamento e raffreddamento”, porterà a Genova  2.425.000 euro.  Il progetto, coordinato da Goteborg, si propone di mettere a fattor comune una serie di esperienze nell’ambito delle reti di riscaldamento /o raffreddamento distrettuali, che sfruttino i cascami energetici per migliorare la performance complessiva dei sistemi e sfruttare al meglio le risorse. La città di Genova progetterà e realizzerà una rete energetica locale  alle Gavette, a Staglieno, con il recupero del salto di pressione disponibile presso la stazione di arrivo del metano nell’impianto gestito da Genova Reti Gas in Val Bisagno. Saranno realizzati un impianto di turbo-espansione e una centrale di cogenerazione nel sito dell’Officina delle Gavette. Con la centrale sarà realizzata una nuova rete di tele.riscaldamento e tele-raffreddamento che dovrebbe servire le utenze industriali, commerciali e residenziali della zona. Con il Comune sono impegnati la Genova Reti Gas srl, l’Università e D’Appollonia S.p.A..

La riqualificazione energetica della diga di Begato è al centro del terzo progetto che vede Genova protagonista, “R2CITIES”. L’obiettivo è quello di sviluppare una serie di strategie e soluzioni innovative  per l’edilizia residenziale, finalizzate al raggiungimento di  realtà distrettuali ad energia netta zero e realizzabili in contesti diversi dal punto di vista climatico, sociale e culturale. Saranno 3 i progetti dimostrativi di ristrutturazione di grandi edifici residenziali. Uno sarà, appunto, quello genovese di Begato.

“L’intervento a Begato – dice Pissarello – prevede il rifacimento dell’impianto energetico dell’edificio, ma con l’occasione saranno riqualificati anche i percorsi e cambiati i sistemi di consumo. La ricaduta sarà una riqualificazione del social housing, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione nell’uso delle risorse, sia da quello della qualità della vita. Gli interventi, che  con l’altro progetto riguarderanno anche Piazzale Adriatico, dovranno inoltre essere uno stimolo per ulteriori investimenti, con l’obiettivo di allargare l’applicazione di questi sistemi ad altre zone della città”. Per questo progetto, coordinato dalla spagnola Fundacion Cartif, il Comune ha come partner genovesi ABB, l’Università, Unicredit e D’Appollonia. Budget destinato a Genova 2.486.000 euro.

Fin qui i progetti vincitori del bando specifico per Smart City. Ma l’associazione genovese ha ottenuto importanti successi anche nei bandi non smart, con diversi progetti costruiti su iniziativa delle aziende aderenti. Proprio in questa direzione va l’ulteriore impegno del Comune, che vuole allargare il più possibile la partecipazione attiva delle aziende genovesi agli 11 programmi europei che saranno avviati a partire dal prossimo luglio. “Dobbiamo essere pronti – ha detto Pissarello – a cogliere tutte le opportunità che i bandi potranno offrire, anche al di là della tematica smart city, che peraltro è trasversale rispetto alle diverse Direzioni Generali e Commissioni Europee. Cercheremo di coinvolgere il più alto numero di aziende, con il giusto mix di competenze ed esperienze professionali”.

Fra gli eventi legati alla tematica smart, dopo gli importanti appuntamenti europei del 2011 – quali la Conferenza Annuale di Eurocities e la Biennale degli Urbanisti europei – sono previsti per il 2012 eventi che consolideranno la presenza dell’associazione a livello italiano, quali gli Stati Generali dell’Innovazione promossi da Selex. Un importante appuntamento è stato annunciato dall’assessore alla Cultura, Università e Innovazione, Andrea Ranieri, con la venuta a Genova del Ministro Profumo, che parteciperà, il 2 marzo, ad un’iniziativa sul tema “La scuola, l’università e la cultura per una città smart”, con la quale si avvierà un percorso di sensibilizzazione rivolto in primo luogo alle scuole e all’Università. “La tematica smart city – ha detto Ranieri – deve coinvolgere ed essere condivisa dall’intera città. Argomenti quali il risparmio energetico, la manutenzione ed efficientamento degli edifici, il ciclo dei rifiuti, la prevenzione devono essere diffusi e fatti propri prima di tutto dai giovani, e quindi approfonditi nella scuola, tenendo conto che proprio la cultura - i cui consumi non diminuiscono neanche nei momenti di crisi come l’attuale – è un forte veicolo di approfondimento e condivisione dei valori legati ad un diverso modo di vivere e di consumare”.
Genova, 10 febbraio 2012
Ultimo aggiornamento: 19/07/2012
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