Quando gli emigranti eravamo noi
I liguri in Argentina raccontano…

"Buenos Aires al sapore di pesto” è un videoreportage nel quartiere della Boca dove vivono moltissimi genovesi, e i loro discendenti, che hanno lasciato casa e famiglia negli ultimi 150 anni in cerca di fortuna. Un succedersi di testimonianze, racconti, nostalgie, storie familiari, iconografie d’epoca che fanno scoprire un mondo ricco di umanità.

Un video interamente dedicato alla comunità italiana in Argentina, realizzato da Francesco Bollorino, riprende le memorie dei migranti che partiti dal porto di Genova hanno portato sempre nel loro cuore l’immagine delle coste mediterranee, ed in particolare quella di Genova porto di partenza, una città che vista dal mare lascia come ricordo un arcobaleno di facciate colorate.

Ciò che colpisce maggiormente è la voglia e il radicamento delle persone che hanno lasciato la loro città d’origine portandola in Argentina, ricostruendo dal nulla un quartiere, quello della Boca, con i colori, i profumi, le abitudini lontane. Un legame forte e reciproco a cui Genova ha dedicato diverse mostre ma anche un’opera, un murales realizzato sui migranti, una visione romantica ben riportata da Edmondo De Amicis nel libro “Cuore”: l’opera dell’artista argentina Manu Actis Gorretta dipinta sul muro prospiciente il Museo del Mare - la zona da cui partivano le navi verso l’America Latina - in occasione del Bicentenario della Repubblica Argentina.

Ma nel reportage che pubblichiamo nel nostro sito - ricco di testimonianze, iconografie d’epoca, racconti di emigranti genovesi – emergono non solo nostalgia e ricordi, ma anche la “genovesità”: alla Boca molte persone conoscono o parlano ancora il dialetto genovese, così come in questo quartiere colpito dalla peste nel 1871 che fece moltissime vittime, le persone che scamparono all’epidemia, costruirono la Chiesa di S. Giovanni Evangelista, dove l’altare è dedicato alla Madonna della Guardia. Fino a conservare antiche tradizioni tipiche dell’immediato entroterra ligure come quella dei portatori di Cristo, tradizione nata in terra genovese nel 1026: oggi in Argentina esistono nove associazioni di portatori.

Ma l’istituzione che più di ogni altra si dedica alla conservazione e alla diffusione dell’immagine della Liguria, è la Fondazione Museo Storico della Boca: lo scorso anno il quartiere ha organizzato la selezione per partecipare al Campionato mondiale del pesto, che si è svolto quest’anno a Palazzo Ducale.

Fra quello che colpisce dalle storie raccolte da Bollorino è l’integrazione che si è creata fra le due realtà, quella argentina e quella genovese, che hanno saputo accettarsi e “fare sistema”. Un’integrazione basata sull’accoglienza e la disponibilità che hanno finito per diventare anche un volano per le attività del Paese.

Accoglienza e disponibilità preziosa anche per la stessa realizzazione del reportage, che non ha avuto alcun costo per il Comune: le spese di viaggio sono state sostenute dall’autore, che per la logistica, l’appoggio tecnico, l’organizzazione dei servizi in loco, il reperimento del materiale, ha contato sulla cordiale collaborazione del Museo Storico della Boca e soprattutto di Edda Cinarelli e Silvia Andrea Saporiti, due donne in prima linea nella difesa dei diritti dei cittadini italiani all’estero e nella promozione delle loro tradizioni, a cui va un doveroso ringraziamento.

Alla realizzazione del video hanno collaborato anche Serena Gargani (supervisione al montaggio) e Antonio Pastorino (riprese in Valle Stura).
M. GAG., 25 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 25/03/2012
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