Libera e Centro Giustizia Minorile
insieme per il recupero dei giovani

Firmato oggi il protocollo che disegna un progetto comune destinato ai minori che hanno commesso reati: un percorso per responsabilizzare e reinserire i ragazzi. Don Ciotti: «Le colpe dei nostri giovani sono anche colpe nostre»

Testo Alternativo
Sottoscritto questa mattina il protocollo di intesa tra il Centro di Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria Massa Carrara e l’associazione Libera Liguria, per la nascita di attività coordinate e comuni per la formazione e recupero sociale dei minori autori di reato. La firma presso il locale “In Scia Stradda”, di vico Mele, dove erano presenti rappresentanti delle istituzioni cittadine e non.

Il documento, viste la presenza sul territorio, la rete di associazionismo e l’attività di educazione ai valori della legalità e della convivenza democratica di Libera, stabilisce una collaborazione di questa con il dipartimento di Giustizia Minorile: l’associazione, quindi, si metterà a disposizione, con i relativi spazi e le attività, del difficile compito del recupero sociali di tutti quei ragazzi che, per un infinità di motivi, hanno infranto la legge. Il testo parla di volontariato: molto spesso, infatti, il giudice trasforma una eventuale pena in un determinato numero di ore di partecipazione a lavoro di volontariato, che possa in qualche modo, responsabilizzare il minore, rendendo il suo fare utile alla società e a se stesso.

Queste attività di pubblica utilità saranno concordate e supervisionate sia dal Tribunale sia dall’associazione, attraverso un Gruppo di Coordinamento, e saranno studiate ad hoc sui ragazzi, secondo i loro profili e le loro esigenze educativo-didattiche.

Alla firma dell’intesa, sottoscritta da Antonio Pappalardo per il CGM e da Matteo Lupi per Libera Liguria, era presenti molti rappresentanti di istituzioni ed enti. Stefano Scidone, assessore del Comune di Genova ha salutato con entusiasmo l’evento: «Oggi lo Stato è maggiormente presente – ha sottolineato – proprio nei luoghi dove la legalità è di frontiera. I ragazzi hanno bisogno di queste iniziative».

Adriano Sansa, Presidente del Tribunale dei Minori, ha messo in luce l’importanza di «istituti come la “Messa alla Prova” e il volontariato di utilità sociale, che da un lato responsabilizzano i ragazzi, mentre insegnano loro il senso della partecipazione alla vita comunitaria. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che spesso i nostri giovani sono indotti in comportamenti devianti in base a quello che la società degli adulti loro trasmette. Dobbiamo sentirci tutti responsabili per il reato di un minore».

Roberto Pozzar, rappresentate dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha rilanciato sull’importanza della collaborazione educativa al di fuori della didattica: «La Scuola è presente, ma bisogna maggiormente fare sistema, perché i ragazzi molto imparano in classe, ma moltissimo nel quotidiano extrascolastico».

Presenti anche Don Andrea Gallo e Don Ciotti; quest’ultimo ha ricordato come questi risultati: «Siano oggi tangibili grazie al coraggio di moltissimi giovani che negli anni hanno saputo alzare la testa, e rompere il cerchio dell’omertà e dello sfruttamento».

Matteo Guidi, del Coordinamento Ligure di Libera, ha commentato in questo modo: «Questo accordo crea un nuovo straordinario strumento di sviluppo associativo. È la sfida della Rete, nel Noi che prevale ancora una volta, nella speranza di un risveglio di tutte le coscienze».

Un lungo applauso ha accompagnato il momento delle firme: da oggi Genova è più Libera, e i genovesi hanno un motivo in più per sentirsi parte della stessa comunità.
Genova, 5 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 05/03/2012
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