Libera: centomila in corteo a Genova
nel sabato della Memoria e dell'Impegno

Partenza alle 9,30 da Piazza della Vittoria. A Caricamento saranno letti i quasi 900 nomi delle vittime delle mafie. Un corteo con gente proveniente da tutt'Italia, rappresentanti delle istituzioni e del variegato mondo della “rete” antimafia. L'appello dei giornalisti. I treni speciali gratuiti

mappa corteo libera
Saranno oltre 500 i familiari delle vittime - italiane e straniere - delle mafie attese a Genova per il sabato della diciassettesima Giornata delle Memoria e dell'Impegno promossa da Libera, con il patrocinio del Comune di Genova, delle Province di Genova e di Savona, della Regione Liguria e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con la Rai.

Una giornata impegnativa e di grande impatto emotivo: circa 80-100 mila persone cominceranno ad arrivare alle 7 da tutt'Italia (molti sono arrivati con un giorno d'anticipo) per il corteo che partirà da piazza della Vittoria alle 9,30 per dirigersi in piazza Caricamento, al Porto Antico, dove saranno letti i quasi 900 nomi di persone innocenti che dal 1893 hanno insanguinato l'Italia e diversi Paesi del mondo per mano delle organizzazioni criminali organizzate.
Alla manifestazione di Libera, che si tiene ogni anno il 21 marzo (in questa occasione è stata anticipata al 17 per favorire la partecipazione al sabato; mentre il 21, lunedì, la Giornata sarà celebrata in tutt'Italia con centinaia di iniziative) si sono pre-accreditati un centinaio di giornalisti (fra i quali alcuni di agenzie straniere) mentre altri lo faranno direttamente allo stand di Libera prima della partenza del corteo.

Il corteo - che vedrà la presenza, accanto agli organizzatori di Libera, don Luigi Ciotti e al presidente onorario Nando Dalla Chiesa, del sindaco e dei rappresentanti delle altre istituzioni e delle autorità cittadine e regionali - sarà colorato dai giovani, dai volontari e dagli appartenenti all'associazionismo, ai sindacati, al variegato mondo della “rete” che si oppone alla violenza mafiosa e che ogni anno si ritrova (sempre più numerosa) per l'appuntamento con Libera in una città diversa, a rotazione, del Sud, del Centro e del Nord.

Genova intanto si è preparata ad accogliere gli ospiti in qualche caso con locali aperti e pasti a prezzo ridotto, come alla Maddalena dove sono stati preparati 2 mila volantini con i locali convenzionati a cura del “Patto per lo sviluppo”. Intanto da giovedì sera è in vigore il Piano di modifica del traffico cittadino per agevolare la manifestazione e le iniziative collaterali e per rendere più scorrevole la mobilità urbana

Fra le iniziative previste, nel pomeriggio, in diverse sale cittadine (istituzionali, universitarie, pubbliche) si svolgeranno numerosi seminari dedicati ai temi in vari modi legati alle mafie.
Fra i 900 nomi che saranno pronunciati a voce alta dal palco - ci sarà una “staffetta” di diverse persone a darsi il cambio al microfono: aprirà Marta Vincenzi - anche quelli dei 9 giornalisti uccisi dal 1960 per aver dato fastidio, con le loro inchieste, alla mafia o alla camorra. A cominciare dalla prima vittima di Cosa nostra, Cosimo Cristina, cronista di nera “suicidato” a 25 anni a Termini Imerese (Palermo) e proseguendo con Mauro De Mauro (Palermo, 1970), Giovanni Spampinato (Ragusa, 1972), Peppino Impastato (Cinisi, Palermo, 1978), Mario Francese (Palermo, 1979), Pippo Fava (Catania, 1984),  Mauro Rostagno (Lenzi di Valderice, Trapani, 1988),  Giancarlo Siani (Torre Annunziata, 2008), Beppe Alfano (Barcellona Pozzo di Sotto, Messina, 1993).
Secondo il Gruppo Ossigeno per l'Informazione, che fa capo all'Ordine dei giornalisti e alla federazione nazionale della stampa sono già 37 gli episodi di minacce censiti in Italia nel 2012, di cui 15 collettive con 92 giornalisti coinvolti (di cui 5 a Genova). Lo scorso anno 95 gli episodi con 324 giornalisti coinvolti; nel 2009/2010 il rapporto era 38-400 e nel 2006-2008, 61/200.

Sull'informazione "testimone scomoda contro tutte le culture mafiose per abbattere le tre scimmiette", hanno preso posizione con una nota anche la Fnsi e l'Associazione regionale ligure dei giornalisti.
«Essere testimoni scomodi contro tutte le mafie e le culture mafiose - si legge in una nota firmata dal segretaria dell'Alg Marcello Zinola - quelle grandi e quelle più “piccole”, striscianti, che crescono nella vita di ogni giorno, fa parte parte di questo lavoro di testimonianza. Il mondo dei diversi giornalismi è, e deve essere un testimone scomodo nel senso di non accettare la logica delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. La Liguria, come dimostrano anche fatti recenti, ha avuto troppe “scimmiette”. Basta ricordare come molti colleghi furono pesantemente attaccati anche con iniziative giudiziarie ed esposti quando anticiparono le vicende che hanno portato allo scioglimento dei comuni di Bordighera e di Ventimiglia.
Un lavoro ieri come oggi difficile sul campo. Perché oggi più di ieri, molti dei colleghi che operano sul fronte dell’informazione e della costruzione della cultura del “no alla mafia”, sono senza tutele, precari eppure con grandi qualità con entusiamo culturale e professionale. Ma esposti più di altri a minacce e pressioni.
La loro precarietà, come quella di altri settori del mondo del lavoro, è un’arma regalata a chi prospera con l’illegalità, a chi dice che la mafia non esiste, che in Liguria non ci sono problemi.
Disarmiamo anche queste possibilità di sviluppo dell’illegalità senza “voltarci” dall’altra parte».

I treni speciali gratuito in Liguria
Per consentire il massimo afflusso di persone alla manifestazione l’assessorato regionale ai trasporti ha deciso di mettere a disposizione due treni straordinari gratuiti da Ventimiglia e da Sarzana diretti verso il capoluogo ligure.
La partenza da Sarzana è prevista alle 6.35 con fermate a Arcola (6.42), La Spezia (7.06), Levanto (7.24) e arrivo a Genova Brignole alle 8.47.
Per il ritorno il treno ripartirà da Genova Brignole alle 18.43 con fermate a Levanto, La Spezia, Arcola e arrivo a Sarzana alle 20.50. La partenza da Ventimiglia è prevista alle 5.51 con fermate a Bordighera (5.55), Sanremo (6.05), Arma di Taggia (6.10), Imperia (6.25), Diano Marina (6.30), Albenga (6.50), Finale Ligure (7.10), Savona (7.30) e arrivo a Genova Brignole alle 8.30.
Al ritorno il treno ripartirà alle 18.30 da Genova Brignole con arrivo a Ventimiglia alle 21.50.
Per prenotazioni è possibile mandare una mail agli indirizzi: imperia@arci.it; savona@libera.it; laspezia@libera.it; genova@libera.it.
Genova, 16 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 17/03/2012
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