La Fascia di rispetto al servizio del cittadino
La piscina e gli altri impianti non vanno in vacanza

Sport, aree verdi e tempo libero sono gli ingredienti di un quartiere che si è riscoperto. Pra’ vive con serenità la calda estate sapendo che le strutture comunali sono «Una sicurezza per tutto l’anno» parola del Sindaco Vincenzi che in mattinata ha incontrato i responsabili dello stabile

Il ponente con Genova e per Genova. La Fascia di rispetto ha stravolto l’urbanistica di Pra’ ma non il ricordo dei nostalgici cittadini del vecchio litorale ormai ristrutturato. Oggi il quartiere si è trasformato in un centro nuovo e accogliente capace di rispondere ai bisogni degli abitanti.

Dalla stazione ferroviaria per circa due chilometri andando verso Vesima, si susseguono la società di canottaggio G.S. Speranza, il campo da calcio dell’A.S. Praese, l’Associazione sportiva di vela Sapello e altri impianti di pesca, di ciclismo insieme ai circoli culturali.

Ma è l’Acquacenter i Delfini che in questi giorni ha fatto parlare di sé.

La piscina più chiacchierata di Genova, attiva dal 2006, si è guadagnata un posto in prima pagina per il suo impeccabile servizio davanti all’emergenza caldo. La colonnina di mercurio sale e il prezzo del biglietto scende da 6 a 4 euro. Ma lo staff del gruppo sportivo Aragno, la società che gestisce la piscina, vuole fare molto di più e ci sta riuscendo alla grande: serate con musica, aperitivi e attività per bambini e adulti, sono solo alcune delle iniziative per sopportare questo torrido agosto.

Il sindaco Vincenzi, che in matinata ha fatto visita all'impianto, si dichiara orgogliosa e soddisfatta per i risultati ottenuti, così, insieme ai responsabili del centro, ha pianificato dei progetti per il futuro «Utilizzeremo i pannelli a messaggio varile per informare i cittadini sulle inziative della piscina».

«Il nostro centro vuole rispettare gli obbiettivi di solidarietà, siamo un’area comunale e pertanto dobbiamo garantire un servizio pubblico che soddisfi i cittadini – dichiara Bartolomeo Parodi, presidente del consorzio Pra’Viva, l’ente che racchiude tutte le associazioni sportive site sulla Fascia di rispetto, e aggiunge – Ridurre l’ingresso agli over 65 ci è sembrato il minimo, un servizio diventa realmente pubblico quando capisce le necessità della comunità e sa agire».

Rispetto e solidarietà sono quindi gli obbiettivi dell’Acquacenter che prorogherà il servizio anti-caldo fino a quando la canicola non darà tregua «Se necessario andremo avanti anche fino a settembre inoltrato» afferma Marco Ghiglione direttore dell’Aragno.

Ma non sono solo gli anziani i protagonisti dell’estate della Fascia: le associazione sportive della Pra’Viva sono attivissime su ogni fronte, anche educativo. Molto spesso prendono a cuore le vite dei giovani ragazzi di strada, li aiutano (silenziosamente) a trovare un hobby o una passione, riuscendo con soddisfazione a tirarli fuori dai guai. Lo racconta Oscar Capacci, presidente della Speranza «Ne abbiamo aiutati tanti e ne siamo orgogliosi, qua non insegniamo solo uno sport, facciamo molto di più, se c’è da lavorare si chiamano tutti gli atleti per stare insieme e portare avanti un progetto perché siamo uniti l’un l’altro. Del resto noi lavoriamo per passione, soldi ne vediamo davvero pochi».

La Speranza è aperta tutti i giorni dell’anno per tutte le fasce di età. Organizza dei corsi per le persone che soffrono di handicap mentali, insegnandogli ad acquistare sicurezza e forza, caratteristiche necessarie per affrontare qualunque sport, e perché no, anche la vita. Insieme a lei percorre la stessa strada la Sapello Vela che non si tira indietro di fronte a nessuno strutturando delle attività per chi è affetto da sindrome di down.

Tutte queste associazioni sono state costruite con un progetto ben preciso, garantire un servizio pubblico per il bene dei cittadini. L’ingresso ai centri, infatti, è supportato da un ampio parcheggio e da spazi verdi che regalano uno sfogo agli abitanti del quartiere che non hanno la possibilità di muoversi.

Ecco la mission di Pra’ Viva che non si fermerà di fronte alle difficoltà: “Una sfida impegnativa, iniziata in quei primi anni ’70 e che oggi, significativamente, si rinnova contestualmente all’avvio dell’impianto forse più rappresentativo della riappropriazione del territorio da parte dei cittadini”.

Fascia di rispetto story – Il progetto risale al 1918 quando per la prima volta si è parlato, a Genova, di un nuovo porto industriale tra Pra’ e Voltri. Solo nel 1969 è partita la fase di riempimento andata avanti fino al 1988 quando si è delineato il perimetro dell’odierna area impiantistica. Quindi le spiagge e i suoi storici stabilimenti hanno dovuto lasciar spazio alle palazzine direzionali, alle opere viarie, nonché alla gru-portainer arrivata nel 1992 che ha portato l’attracco della prima nave.

I lavori non si fermano e il porto continua a crescere insieme ai malumori degli abitanti del quartiere «Io uscivo da casa e mi buttavo in acqua, ora c’è il cemento e il mare si è spostato di un centinaio di metri» afferma Lorenzo Ferrari, classe 1934, cittadino nato e cresciuto a Pra’.

Con gli anni ’90 qualcosa cambia e viene istituita l’Associazione mare Pra’ che ottiene in gestione le aree e inizia la costruzione delle prime strutture sportive. Finalmente nel 1995, finiscono i lavori di riempimento e nasce fisicamente la Fascia.

Col 1999 entra in gioco il Comune di Genova che approva lo Schema di Assetto Urbanistico, dando avvio a una serie di iniziative nate a soddisfare i bisogni del ponente. Tra il 2000 e il 2002, prende forma l’Associazione Pra’ Viva e iniziano i lavori di costruzione della piscina con i suoi parcheggi: prende vita il parco urbano, il centro remiero, la pista ciclabile e il campo da regata per il canottaggio.
Genova, 24 agosto 2011
Ultimo aggiornamento: 24/08/2011
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