Il giorno degli angeli del fango
Al lavoro migliaia di volontari

Ragazzi, universitari, adulti, coppie, anziani: hanno risposto alle chiamate dei Municipi e stanno ripulendo la città aiutando la ripresa. Il contributo Culmv, uno sportello Asl3, l'offerta degli ingegneri e le rose del fondo tumori “Rubiola”, la solidarietà. Accorrono anche i seminaristi, la preghiera del Papa all'Angelus.

Testo Alternativo
Gli angeli del fango li hanno definiti. E forse la definizione è davvero azzeccata. Da quando a Genova l'alluvione ha portato l'inferno, si sono fatti avanti: ragazzi, giovani soprattutto universitari, persone adulte, molte coppie, anziani ancora in forze. Hanno telefonato prima ai vigili urbani, in Comune a tutte le istituzioni che pensavano potessero ricevere la loro offerta e infine – quando sono state rese pubbliche le istruzioni sul che fare – si sono adeguati: hanno telefonato ai Municipi della loro zona e hanno lasciato generalità e recapiti telefonici, mettendosi a disposizione, pronti per mettersi all'opera. Per dare una mano. Hanno capito che bisognava avere pazienza e che se avevano un'attrezzatura di base sarebbe stato meglio (stivali, abbigliamento adeguato, guanti e possibilmente una pala, un secchio per portare i detriti).
E oggi – passata l'emergenza affidata ai professionisti è stato il loro giorno. Dopo aver risposto a migliaia all'appello di tenersi pronti e rendersi disponibili – hanno ricevuto in centinaia, da stamattina, le chiamate. Secondo i bisogni, secondo la personale attrezzatura di ognuno: non tutti i Municipi avevano a disposizione materiale per tutti: anzi, un appello lanciato in mattinata ha riguardato proprio questo. Mancano pale, cuffe, mezzi meccanici. Chi ne ha, anche se non può partecipare direttamente ai lavori, li offra al proprio municipio. E anche in questo caso la risposta c'è stata.
Oggi è stato il giorno del lavoro di braccia: spalare fango, raccogliere e buttare via detriti e roba ormai inservibile, entrare con cuore stretto in case di famiglie in lacrime.
Quattro i Municipi che hanno attivato e coordinato i gruppi di volontari, coordinandoli con quelli della protezione civile, con le associazioni di volontariato.

Ma anche da altre organizzazioni la solidarietà ha lasciato il suo segno. Ecco una panoramica.

MEDIA VAL BISAGNO – Una lista che a metà giornata disponeva ancora di circa 200 persone da chiamare, mentre altrettante erano già al lavoro dal mattino. Almeno 140 destinati a cercare di riparare i danni in piazzale Adriatico (dove è forte la presenza di case popolari) e Ponte Carrega, dove in molte  abitazioni private l'acqua è arrivata fino al primo piano. Non è possibile calcolare gli sfollati, perché molti hanno trovato rifugio da parenti e amici. Diciotto quelli che hanno chiesto un posto per dormire: sono stati sistemati nella palestra Mazzini di via Lodi, ma alcuni l'hanno già lasciata trovando altre soluzioni. Altre due palestre comunque sono state adeguatamente attrezzate: quella di piazza Suppini (dove si sono rifugiati molti nomadi del campo di via Adamoli) e quella di via Mogadiscio che al momento non è però stata utilizzata per mancanza di richieste.
Un'altra sessantina di volontari sono stati inviati invece in via Molassana, via Solimano, via Gherzi, nella scuola elementare Mimosa di via Merli e nella parte terminale di via San Felice. Mentre è stato risposto a diverse altre chiamate giunte da privati
Municipio IV Media Val Bisagno, Via Molassana, 71 – Tel. 010. 5578317 – 21

BASSA VALBISAGNO
- E' il Municipio che ha avuto la maggiore offerta di volontariato: a livelli commoventi, dicono gli operatori che stanno coordinando le operazioni di soccorso. Circa mille le adesioni ricevute per telefono nei giorni scorsi e fino a stamattina: il telefono continua a squillare e la gente continua a presentarsi ed essere attrezzate.
Intorno a mezzogiorno erano già operativi circa in 200, divisi in due gruppi principali: uno da 80 con squadre da venti si sono occupati degli allagamenti di due istituti scolastici (il comprensivo "Papa Giovanni" - infanzia, elementare e media - di piazza Galileo Ferraris, utilizzato giovedì per gli sfollati, ieri per distribuire i pasti ai soccorritori e oggi sottoposto a pulizia e ripristino; e al complesso scolastico "Marconi" - materna ed elementare - di piazza Martinez, che ha avuto danni da allagamento) e dei negozi di Borgo Incrociati, Corso Sardegna e Piazza Raggi, i cui Civ hanno segnalato forti criticità; e il secondo, di 60 persone che è stato inviato in via Fereggiano, nella zona di Marassi alta e Quezzi. Ovvero l'aria più colpita dall'alluvione, dove gli interventi si sono concentrati su frane, negozi e cantine allagati.
Altri volontari a piccoli gruppi sono stati inviati su richiesta di privati per emergenze di vario tipo.
Il Municipio ha una sua dotazione di pale, ma che è praticamente esaurita e ha richiesto altro materiale. Molti cittadini hanno messo a disposizione anche mezzi meccanici.
Municipio III, Bassa Valbisagno, Piazza Manzoni, 1 - Tel. 010.5579778 - 9 - 717

LEVANTE – Centoventi volontari impegnati su circa 250 disponibilità arrivate. Ieri in venti sono stati impegnati in via Pontetti, dove il Rio Vernazza ha sfondato l'asfalto ammucchiando decine di auto. Oggi invece nello stesso luogo sono intervenuti altri 50 volontari e altrettanti in via Chighizzola, da dove si accede alla spiaggia di Vernazzola, completamente invasa di detriti. Altri due gruppi di una ventina di persone sono stati impegnati in via Romana di Quarto, dove le acque nere di una fogna scoppiata sono finite in un appartamento, che è stato sgombrato e in via delle Nasche, nella zona di via San Desiderio, dove il piccolo Rio Nero, che confluisce nel torrente Sturla, ha divelto alcuni muretti che hanno fatto da tappo : lo straripamento ha provocato fra l'altro l'evacuazione di una famiglia.
Municipio IX Levante, Via Domenico Pinasco, 7 – Tel. 010.5579827-29-30-31

MEDIO LEVANTE - Oltre duecento i nomi nella lista delle persone disponibili, 26 i volontari selezionati e impiegati in base alla disponibilità di adeguato abbigliamento e attrezzature propri. Al Municipio si aspetta la fornitura di pale e cuffe, cioè i secchi per trasportare detriti: appena arriveranno - questione di ore - saranno chiamati anche gli altri che non sono attrezzati. Quelli già operativi sono andati, in gruppi, in Salita Superiore della Noce (nella Scuola per l'infanzia Delio Repetto e in un panificio industriale, entrambi allagati) e in corso Buenos Aires, dove in collaborazione con il Civ danno una mano ai commercianti per ripristinare i numerosi negozi che hanno subito danni da acqua e fango. Altri interventi nei locali sotto le scuole della media Barili in Piazza Palermo.
Municipio VIII Medio Levante, Via Mascherpa, 34R, Tel. 010.5579418

PORTUALI CULMV – Anche una trentina di portuali della Culmv hanno chiesto di partecipare come volontari alle attività di soccorso nelle zone della città colpite dall'alluvione. Il Console Antonio Benvenuti ha preso contatto con  la Protezione civile e ha messo a disposizione anche i mezzi della Compagnia che dovessero servire.

SEMINARISTI - Diciassette seminaristi armati di vanghe, pale e tanto entusiasmo sono accorsi oggi in aiuto delle suore del convento di Sant'Agata oggi per ripulire dal fango l'antico complesso nel quartiere di Marassi. Con loro giovanissimi volontari di parrocchie e del centro pastorale giovanile della diocesi. I futuri sacerdoti sono arrivati di buon mattino, accompagnati dal direttore del seminario di via Domenico Chiodo, don Michele Cavallaro. In jeans, stivaloni o in tuta da ginnastica, i seminaristi si sono uniti ai giovani volontari spalando fango e ramazzando la grande chiesa del convento. Nell'istituto vivono 24 suore, in gran parte provenienti da Africa e Asia, che venerdì pomeriggio erano rimaste bloccate insieme ai bambini e ad alcuni genitori, in seguito all'allagamento del pianterreno e degli scantinati.

IL PAPA - Ancora una volta il Papa ha ricordato oggi la popolazione genovese colpita dalla tragedia. Lo ha fatto nel corso dell'Angelus. «Il pensiero - ha detto - non può che andare alla città di Genova colpita dall'alluvione. Assicuro la mia preghiera per le vittime, i familiari e quanti hanno subito gravi danni. La Madonna della guardia sostenga la cara popolazione genovese nell'impegno solidale per superare la prova».

SOLIDARIETA' - Continua intanto la gara di solidarietà per aiutare Genova. L'Unitalsi ha inviato nel capoluogo ligure 35 volontari e 4 mezzi di soccorso provenienti da Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Un fondo speciale è stato attivato dal Grande Oriente d'Italia
Anche il mondo dello sport si è mobilitato. La serie A ha osservato un minuto di silenzio in tutti i campi, mentre gli ultrà del Genoa e della Sampdoria sono andati ad aiutare a spalare il fango in via Fereggiano, i sostenitori dell'Atalanta hanno indetto una raccolta fondi in favore delle vittime delle alluvioni a Genova e in provincia di La Spezia. La FIGC ha stanziato 300.000 euro.

SPORTELLO SPECIALE ASL 3 - Uno sportello speciale per rispondere alle esigenze sanitarie di tutti i cittadini che hanno subito pesanti danni nel corso dell'alluvione di questi giorni sarà aperto domani dalla Asl 3 di Genova su indicazione dell'assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo. La sede sarà nel distretto sanitario di via Assarotti 35, in attesa che gli
uffici di via Archimede vengano ripristinati dai danni alluvionali. Si può ricorrere percesigenze
sanitarie di qualsiasi tipo, dai farmaci all'eventale sostegno psicologico anche nei confronti
di minori.

INGEGNERI – L'Ordine degli ingegneri di Genova ha deciso di proporre ai propri iscritti di offrire gratuitamente a chiunque – colpito dall'alluvione - ne avesse bisogno (privati, commercianti, imprese) sopralluoghi e consulenze gratuite. In caso di richiesta di supporto tecnico professionale per calcolare i danni subiti l'onorario sarà calcolato al minimo e sarà subordinato all'ottenimento del risarcimento. Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente a alluvione@ordingenova.it, indicando generalità, telefono, indirizzo e motivo dell'intervento.

LE ROSE DEL FONDO RUBIOLA – La GOG aveva in programma per domani un concerto a favore del Fondo Terapia Tumori “Clotilde Rubiola” onlus, che si occupa di assistere i malati in radioterapia e di acquistare attrezzature per la radioterapia da donare agli ospedali. Il concerto è stato annullato e le 400 rose che servivano per la sottoscrizione saranno trasformate in cuscinetti che saranno mandati ai funerali delle vittime, come gesto di amore e di solidarietà verso le loro famiglie.
Genova, 6 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 08/11/2011
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